martedì, 16 Aprile 2024
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Perché lo Jura è regione vinicola francese più in voga tra i giovani collezionisti

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Jura
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Questa regione vinicola francese molto piccola e fuori dagli schemi produce vini longevi e di alta qualità particolarmente ricercati dai giovani collezionisti. Tra tutti spicca il Vin Jaune o Vino Giallo.

Benjamin Benoit ha rilevato la fattoria e l’azienda vinicola di famiglia nel 2019. Suo padre ha lasciato al figlio poco più di 7 ettari di terra a Pupillin, un villaggio nella regione francese dello Jura orientale. Venendo da un’esperienza di lavoro in Borgogna e consapevole delle nuove dinamiche del mercato del vino internazionale, Benoit non ha perso tempo per cambiare il modo in cui le uve di famiglia, ovvero Ploussard, Trousseau, Pinot Noir, Savagnin e Chardonnay, venivano lavorate e vinificate. In particolare, con il suo Ploussard, un’uva rossa dalla buccia sottile conosciuta anche come Poulsard, Benoit ha iniziato a produrre ben cinque etichette di vino monovigneto, piuttosto che combinare tutto in un’unica etichetta della casa come avrebbe fatto suo padre.

“Se mio padre fosse ancora qui, non avrebbe mai capito che questo era possibile. Mio padre non ha mai parlato inglese. Non ha mai viaggiato e aveva solo in mente che il vino dello Jura è una bottiglia da vendere a 6 euro alle persone che vivono da queste parti”, afferma Benoit, “ma ora ci sono grandi possibilità ed il mercato è cambiato”. Le possibilità a cui si riferisce Benoit sono legate alla crescente domanda di vini dello Jura, alimentata dai cambi generazionali nel modo di fare vino, di berlo e di collezionarlo, oltre alla concomitante ascesa verso le stelle dei prezzi dei vini di Borgogna, regione vicina e con cui lo Jura ha certe caratteristiche in comune. 

Oggi i vini dello Jura sono particolarmente in voga tra i consumatori della fascia di età tra i 26 ed i 45 anni e tra i giovani collezionisti. Cantine come Nicolas Jacob e Domaine de l’Octavin producono un’ampia varietà di vini rossi e bianchi pregiati con prezzi che mediamente oscillano tra i 35 ed i 50 euro e che possono essere comodamente acquistati online presso l’enoteca specializzata Svino.

Lo Jura è una minuscola regione vinicola fatta di appena 2.000 ettari di vigneti che ruotano attorno alla città di Arbois. Da queste parti, a poca distanza dal confine con la Svizzera, la maggior parte dei campi sono dedicati al pascolo delle mucche, il cui latte dà vita al famoso formaggio Comté; tutto ciò a scapito dell’uva. I visitatori possono rendersi conto presto che la maggiora parte delle cantine della zona sono a conduzione familiare. Come nella vicina Borgogna, anche nello Jura il sottosuolo è calcareo, l’ideale per coltivare i vitigni Chardonnay, Pinot Noir e l’uva a bacca rossa Trousseau che può produrre vini scuri, fruttati e dall’elevata acidità. Ma lo Jura possiede una maggiore diversità di tipi di suolo, comprese diverse composizioni di marne argillose, in cui prosperano le varietà autoctone Ploussard e Savagnin.

Nelle aziende agricole della zona i vigneti possono avere esposizione a nord, sud, est e ovest (a differenza delle colline della Borgogna che sono per lo più rivolte a est) e sono situati ad un’altitudine che varia dai 250 ai 400 m.s.l.m. Queste caratteristiche, sommate alla possibilità di coltivare con successo cinque diversi vitigni, offre ai vignaioli della regione l’opportunità di sperimentare molto con i propri vini, con risultati spesso eccezionali. 

Da qualche anno lo Jura si sta facendo conoscere in tutto il mondo per i suoi bianchi ossidativi; per ottenere un Vin Jaune brillante, agrumato e nocciolato, le uve bianche Savagnin vengono vinificate e fatte riposare in botte per un minimo di sei anni e tre mesi senza rabbocchi per eliminare qualsiasi contatto con l’ossigeno. La creazione di una pellicola di lieviti sulla superficie è la caratteristica principale di questi vini speciali oggi molto in voga. Di norma, i vini ossidativi della regione invecchiano alla grande. Il Vin Jaune in particolare viene considerato “indistruttibile” e può invecchiare anche fino a 70 o 80 anni. La capacità di invecchiamento dei vini dello Jura, che comprendono anche i dolci Vins de Paille, dipende dal produttore, dal metodo di invecchiamento (botti vs acciaio) e dall’eventuale aggiunta di zolfo.

All’ascesa dei prezzi dei vini dello Jura ed alla trasformazione in etichette da collezione contribuisce in qualche modo anche il cambio climatico. La vendemmia 2019 è stata molto piccola, il 2020 è stato un anno con una produzione modesta e per il 2021 ci si aspetta che il numero di bottiglie messe in circolazione sarà la metà dell’anno precedente. La vendemmia è infatti iniziata giovedì 24 agosto nei vigneti dello Jura, ma la regione è stata colpita da una forte gelata lo scorso aprile, e per questo la Società di Viticoltura dello Jura prevede per quest’anno un “mezzo raccolto” che limiterà la produzione a circa 45.000 ettolitri di vino. Questo drastico calo dell’offerta è però accompagnato da un aumento della qualità dei vini prodotti che stanno diventano sempre più appetibili agli occhi di appassionati e collezionisti di tutto il mondo.

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