venerdì, 29 Marzo 2024
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Porto Viro, i “parkinsonauti” fanno tappa in città per sensibilizzare sul Parkinson giovanile

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L’associazione di promozione sociale “Parkinson & Sport” ha organizzato la “Bike Riding for Parkinson Italy 2021” toccando in una delle ultime tappe la città di Porto Viro.

Porto Viro, i “parkinsonauti”

“Siamo un gruppo di amici con la malattia di Parkinson che amano lo sport – ha spiegato il 58enne presidente Stefano Ghidotti, triathleta -. A settembre 2020 abbiamo fatto un viaggio in bicicletta attraverso l’Italia e le sue magnifiche città incontrando ad ogni tappa un’associazione, i suoi iscritti, famigliari, amici e cittadini, per parlare attraverso i racconti dei protagonisti della sindrome giovanile di Parkinson (la meno conosciuta e dalle più spiacevoli ricadute sulla vita sociale delle persone che ne sono colpite) e di quanto lo sport e il movimento in generale siano importanti per affrontarla e imparare a conviverci nel modo migliore”.

Il viaggio in bicicletta lungo la ciclovia Ven-To

679 km di strada ciclopedonale lungo l’asse del Po da Torino a Venezia passando per Milano – ha voluto portare un chiaro e fermo messaggio di speranza a coloro che ne sono stati coinvolti: com- battere il Parkinson attraverso lo sport. L’avventura dei 22 ‘parkinsonauti’ si è svolta in 8 giorni con due semi tappe giornaliere, mattina e pomeriggio di circa 50 km ciascuna, con la tappa portovirese di 75 km in un colpo solo.

Parkinsonauti: la tappa a Porto Viro

Ad accoglierli in città, presso il ristorante ‘Il Paiolo’ sono intervenuti il consigliere comunale Nicola Marinelli e la presidente della Pro Loco di Donada Antonella Ferro. Marinelli, nel consegnare a Ghidotti un gagliardetto del Comune ha riflettuto: “Una bellissima iniziativa la vostra, e bellissima questa modalità di stare assieme, con la quale date speranza a chi è colpito da questa malattia molto spesso invalidante”Ferro ha poi consegnato ai partecipanti del materiale informativo sul Delta del Po e alcuni prodotti tipici del territorio: “Condividere, fare squadra su una malattia così è un’opportunità per riscattarsi”.

I ciclisti

Entusiasti e colpiti dall’accoglienza, i ciclisti hanno spiegato: “La nostra idea è di coprire gradualmente tutta l’Italia, da Nord a Sud e da Est ad Ovest con 3 viaggi in 3 anni; il tour di quest’anno viene dopo il successo del 2020 della Pavia-Roma lungo la via Francigena, di cui conserviamo tantissimi ricordi. Ci piace definirci ‘parkinsonauti’ perché, come gli astronauti, esploriamo il mondo senza arrenderci alle difficoltà e affrontiamo la malattia ogni giorno continuando a vivere una vita attiva e ricca di significato”. Già ad attenderli, nel 2022, i ‘Parkinson Games’ di Eindhoven, in Olanda.

Fabio Pregnolato