L’associazione di promozione sociale “Parkinson & Sport” ha organizzato la “Bike Riding for Parkinson Italy 2021” toccando in una delle ultime tappe la città di Porto Viro.
“Siamo un gruppo di amici con la malattia di Parkinson che amano lo sport – ha spiegato il 58enne presidente Stefano Ghidotti, triathleta -. A settembre 2020 abbiamo fatto un viaggio in bicicletta attraverso l’Italia e le sue magnifiche città incontrando ad ogni tappa un’associazione, i suoi iscritti, famigliari, amici e cittadini, per parlare attraverso i racconti dei protagonisti della sindrome giovanile di Parkinson (la meno conosciuta e dalle più spiacevoli ricadute sulla vita sociale delle persone che ne sono colpite) e di quanto lo sport e il movimento in generale siano importanti per affrontarla e imparare a conviverci nel modo migliore”.
Il viaggio in bicicletta lungo la ciclovia Ven-To
679 km di strada ciclopedonale lungo l’asse del Po da Torino a Venezia passando per Milano – ha voluto portare un chiaro e fermo messaggio di speranza a coloro che ne sono stati coinvolti: com- battere il Parkinson attraverso lo sport. L’avventura dei 22 ‘parkinsonauti’ si è svolta in 8 giorni con due semi tappe giornaliere, mattina e pomeriggio di circa 50 km ciascuna, con la tappa portovirese di 75 km in un colpo solo.
Parkinsonauti: la tappa a Porto Viro
Ad accoglierli in città, presso il ristorante ‘Il Paiolo’ sono intervenuti il consigliere comunale Nicola Marinelli e la presidente della Pro Loco di Donada Antonella Ferro. Marinelli, nel consegnare a Ghidotti un gagliardetto del Comune ha riflettuto: “Una bellissima iniziativa la vostra, e bellissima questa modalità di stare assieme, con la quale date speranza a chi è colpito da questa malattia molto spesso invalidante”. Ferro ha poi consegnato ai partecipanti del materiale informativo sul Delta del Po e alcuni prodotti tipici del territorio: “Condividere, fare squadra su una malattia così è un’opportunità per riscattarsi”.
I ciclisti
Entusiasti e colpiti dall’accoglienza, i ciclisti hanno spiegato: “La nostra idea è di coprire gradualmente tutta l’Italia, da Nord a Sud e da Est ad Ovest con 3 viaggi in 3 anni; il tour di quest’anno viene dopo il successo del 2020 della Pavia-Roma lungo la via Francigena, di cui conserviamo tantissimi ricordi. Ci piace definirci ‘parkinsonauti’ perché, come gli astronauti, esploriamo il mondo senza arrenderci alle difficoltà e affrontiamo la malattia ogni giorno continuando a vivere una vita attiva e ricca di significato”. Già ad attenderli, nel 2022, i ‘Parkinson Games’ di Eindhoven, in Olanda.
Fabio Pregnolato