giovedì, 28 Marzo 2024
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Rovigo, Aretusini: “Asili nido bloccati fino a novembre, una situazione gravissima”

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Rovigo senza asili nido: lavori bloccati e l’inizio dell’anno slitta a novembre. Aretusini e Rizzato: “Chi aiuterà le famiglie?”

Michele Aretusini

“Famiglie senza asilo nido per un mese e mezzo, perché l’azienda affidataria dei lavori alla struttura, la cui conclusione era prevista per il 4 ottobre, ‘non riesce a reperire il materiale edile’. Così che l’apertura del Nido Buonarroti slitta al 15 novembre. Nuovi inserimenti, quindi, bloccati sino a quella data e famiglie senza una soluzione. Ma il disagio non interessa unicamente il Buonarroti, ma pure il nido di Buso: qui, infatti, sono stati spostati i bimbi che già frequentavano il Buonarroti e anche qui, quindi, sono stati bloccati i nuovi inserimenti. Una situazione gravissima”.

A lanciare l’allarme, il consigliere comunale della Lega Michele Aretusini, capogruppo a Rovigo, e il collega Lorenzo Rizzato. “E’ pazzesco – attaccano – famiglie che si trovano a non potere godere del servizio per il quale sono regolarmente entrate in graduatoria, che avranno i bimbi destinati agli inserimenti a casa per un mese in mezzo in più e, quindi, saranno costrette a spendere per baby sitter o a trovare soluzioni alternative. Chi le ripagherà di costi, stress e fatiche?”.

“Stiamo assistendo – prosegue Aretusini – a un inizio d’anno clamorosamente negativo, per quanto riguarda i servizi comunali per l’infanzia. Prima la mancata apertura, per i problemi sindacali del personale, quindi ora, questo clamoroso rinvio di un mese e mezzo dell’apertura di un nido, disservizio che si riverbera, come detto, su una seconda struttura comunale”.

“Una situazione che dimostra con chiarezza l’approssimazione e il pressapochismo di operare di questa amministrazione, evidentemente poco attenta alle esigenze e ai problemi quotidiani delle famiglie – proseguono i due consiglieri – Certo, il problema non è stato causato dal Comune, ma possibile che non si sia in grado di individuare una soluzione che dia respiro e allevii per quanto possibile i disagi? Non possiamo, francamente, crederlo”.