venerdì, 29 Marzo 2024
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Vicenza, inaugurata l’università in viale Margherita: è costata 28 milioni di euro

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Si conclude un impegno iniziato 18 anni fa che triplica gli spazi a disposizione

Durerà vent’anni. Parola del presidente della Fondazione studi universitari, Mario Roberto Carraro. Del resto, poco meno di vent’anni fa, esattamente diciotto, fu lanciata l’operazione della nuova sede universitaria in viale Margherita, con l’acquisto dei terreni di proprietà di Rinaldo Mezzalira. Gli anni Novanta avevano visto Vicenza dare vita al complesso di San Nicola, risuscitato da un abbandono almeno ventennale.

Dieci anni fa, nel 2011, fu inaugurato il primo edificio in viale Margherita. Il secondo, secondo le stime di allora del presidente della Provincia, Attilio Schenck, doveva essere inaugurato dopo tre anni. Invece siamo arrivati al 2021, con sette anni di ritardo, superando ogni genere di difficoltà, compreso il fallimento della ditta che stava costruendo il complesso, la Guerrato, alla quale è subentrata la Impregilo.

Tecnicamente, quello inaugurato oggi è il secondo e terzo stralcio del progetto, che triplica gli spazi a disposizione, visto che il secondo edificio si sviluppa in continuità strutturale ed estetica al primo, ma è lungo il doppio. Il primo edificio – già utilizzato per i corsi di laurea in economia dell’università di Verona e per quelli di ingegneria e di sicurezza e igiene alimentare dell’università di Padova – ha infatti una capienza massima di 1.200 persone, mentre il secondo arriva a contenerne 2.500, per un totale quindi di 3.700 posti suddivisi tra aule, sale riunioni, reading room e uffici.

Ora in viale Margherita saranno trasferiti tutti gli studenti di ingegneria gestionale

La nuova sede universitaria vista da retro

A tagliare il nastro sono stati Francesco Rucco, presidente della Provincia di Vicenza e sindaco del Comune di Vicenza, Mario Roberto Carraro, presidente della Fondazione Studi Universitari, Giorgio Xoccato, presidente della Camera di Commercio, Alessandro Mazzucco presidente della Fondazione Cariverona, e il prof. Marino Quaresimin, direttore del Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali (DTG) dell’Università di Padova.

Sono loro i rappresentanti pro-tempore degli enti che hanno investito quattrini ed energie per dare corpo al sogno universitario vicentino. L’investimento totale per la realizzazione del complesso di viale Margherita ammonta a quasi 28milioni di euro, comprensivi di acquisizione dell’area, bonifiche, progettazioni e lavori. Di questi, circa 20 milioni sono stati sborsati dalla Fondazione Cariverona, che li ha girati alla Provincia, mentre 4 milioni provengono dalla Camera di commercio, per decisione dell’allora presidente Vittorio Mincato. La nuova ala del complesso è costata complessivamente 10.8 milioni di euro.

Rucco ha ricordato la visione strategica di Longhi e ha citato la presidente di Confindustria, Dalla Vecchia

Da sinistra, Mazzucco, Quaresimin, Xoccato e Rucco tagliano il nastro inaugurale

Il sindaco Rucco, che vestiva soprattutto i panni di presidente della Provincia, ha ricordato anche gli altri protagonisti dell’avventura universitaria. Ha ricordato Danilo Longhi, che nella sua veste di presidente della Camera di commercio fu ispiratore del disegno immobiliare universitario negli anni Ottanta e Novanta, realizzato poi dalla presidente Manuela Dal Lago. Erano gli anni di Lorenzo Pellizzari, grande propugnatore dell’università a Vicenza, che indossava il vestito di presidente dell’Accademia Olimpica e del Consorzio per lo sviluppo degli studi universitari, che sarebbe diventato la Fondazione di oggi.

Rucco nel suo intervento ha citato abbondantemente (tre volte) la presidente di Confindustria Vicenza, Laura Dalla Vecchia, che nel suo intervento all’assemblea degli imprenditori di ieri ha fatto dell’università uno dei tre pilastri del “patto per il territorio”, assieme a scuola (cioè Its) e infrastrutture, da stringere per attirare giovani e cervelli in genere a Vicenza. Non è intervenuta, ma anche Dalla Vecchia era presente alla cerimonia.

Laura Dalla Vecchia e Alessandro Mazzucco

Nella nuova sede saranno trasferiti tutti gli studenti di ingegneria che oggi frequentano i corsi di San Nicola o ancora sono decentrati in qualche sede esterna, come a Santa Maria Nova. La sede di san Nicola sarà trasformata in spazio per laboratori, grazie anche a un finanziamento dell’università di Padova di 8 milioni di euro. I soldi sono stati vinti dal Dtg, il dipartimento di tecnica e gestione dei sistemi industriali oggi diretto dal professor Marino Quaresimin. Non è l’unico contributo al nuovo complesso da parte dell’ateneo di Padova, che ha sborsato due milioni di euro per allestire le reti informatiche necessarie agli studenti nel nuovo complesso di viale Margherita.

A Vicenza ci sono quasi 5000 studenti, dei quali il 10% giunge dal Comune capoluogo e il 60% dal Vicentino. Il resto arriva da fuori provincia. La crescita degli studenti è stimata nel 10% annuo. “Nell’arco di cinque anni si può ipotizzare una popolazione di 6.500 studenti”, ha sottolineato Carraro. Frattanto il Dtg, forte di quasinun centinaio tra professori, ricercatori e tecnici, manterrà il suo centro amministrativo a San Nicola.

L’assessore Donazzan, pur presente, non è stata coinvolta nella cerimonia. E lei s’è offesa per lo sgarbo

Unico neo della giornata è stato il mancato coinvolgimento nella cerimonia dell’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, pure presente alla cerimonia, che in privato non ha fatto mistero di esseri sentita offesa, non solo personalmente ma come rappresentante della Regioe. “Quando hanno avuto bisogno, ed è accaduto spesso, dai contatti con lo Iuav al resto, si sono fatti vivi e mi hanno chiamato in causa. E adesso hanno ignorato la Regione”.