venerdì, 29 Marzo 2024
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Vicenza, la maggioranza: chi ha fatto mancare il numero legale è stato squallido e scorretto

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“Dispiace vedere che anche due consigliere elette con noi si sono prestate a questo gioco”

palazzo Trissino Baston facciata corso Palladio
Palazzo Trissino Baston: la facciata su corso Palladio con le bandiere sui pennoni del piano nobile

Con una nota, anche i capigruppo di maggioranza stigmatizzano quello che è accaduto in Consiglio comunale. Gioia Baggio di Idea Vicenza, Matteo Reginato della Lega, Roberto D’Amore di Fratelli d’Italia e Roberto Cattaneo di Forza Italia scrivono: “I consiglieri che hanno fatto mancare il numero legale si sono resi protagonisti di una squallida scorrettezza. Nella dinamica politica, il non garantire il numero legale è un escamotage che può avere una sua logica, se praticato nel corso di dibattiti di valenza politica strategica. Diventa invece inqualificabile quando si verifica su temi di natura istituzionale, quando in modo inaudito quanto inaccettabile, alcuni consiglieri hanno impedito la surroga di Filippo Busin con Franca Mattiello, atto dovuto in quanto la subentrante è la prima dei non eletti. Altre valutazioni e considerazioni su una candidata votata dai cittadini e che oggi ha i titoli ineccepibili per subentrare a un collega dimissionario in Consiglio comunale non possono giustificare una scorrettezza estremamente grave, irrispettosa delle Istituzioni e delle più elementari norme della democrazia”.

“Oltre tutto – fanno notare i capigruppo – questa manovra è stata messa in atto sfruttando l’assenza di un consigliere ancora convalescente dopo un grave incidente stradale e le dimissioni di un imprenditore che ha voluto dedicarsi in maniera totale alla sua azienda che dà lavoro a 150 dipendenti. Ricordiamo che fino ad oggi, questa maggioranza ha dato vita a ben 61 sedute consiliari senza mai far mancare il numero legale. Dispiace che a partecipare a questo teatrino ci siano state anche due consigliere elette nelle fila del centrodestra che, così facendo, hanno tradito il mandato dei loro elettori scegliendo di schierarsi con la sinistra. E tutto questo nonostante avessimo accettato di posticipare l’inizio del consiglio per favorire la presenza dei consiglieri di minoranza.”

Rispondo Lolli e Barbieri: “Ci avete ignorato voi, non ci sentiamo parte della maggioranza”

Rispondono ai capigruppo di maggioranza Alessandra Lolli e Patrizia Barbieri: “Le consigliere comunali che hanno fatto mancare il numero legale precisano di non essere mai state convocate per settimane alle riunioni della maggioranza, restando escluse da ogni coinvolgimento e da ogni decisione. Comprendendo quindi di non essere più considerate parte della maggioranza stessa, hanno dovuto, loro malgrado, prenderne atto”.