mercoledì, 24 Aprile 2024
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A Saonara arriva la svolta green sull’energia

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La mozione dei consiglieri M5S approvata dal parlamentino cittadino

Comunità energetica

Il Movimento 5 Stelle di Saonara porta avanti la sua battaglia per la Comunità energetica in Consiglio comunale. I consiglieri grillini Badon e Marzollo hanno depositato in una delle ultime sessioni del parlamentino cittadino la mozione sulle comunità energetiche, un’opportunità unica per le amministrazioni locali che possono e devono incoraggiare politiche sociali attive che coinvolgano i cittadini per ridurre le emissioni inquinanti e al contempo risparmiare sulla bolletta. Ma spieghiamo meglio cosa vorrebbe dire. L’Italia, attraverso il decreto Incentivi del ministero dello Sviluppo Economico, ha recepito con grande anticipo rispetto al termine di giugno 2021, la direttiva Renewable Energy Directive (Red II) rendendo una realtà le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) anche nel territorio nazionale. Tutti i consumatori di energia elettrica, famiglie, imprese ed enti pubblici, possono finalmente associarsi per produrre e consumare energia realizzando configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità energetiche, attraverso la condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Saonara come altri comuni  e città italiane per i grillini non deve farsi sfuggire questa occasione.

“Abbiamo portato in consiglio comunale la mozione Comunità energetica- ha affermato Omero Badon, consigliere M5s– che è un tema caro al M5S, portato avanti dal nostro parlamentare Gianni Girotto già promotore del Bonus 110 e molto attento al settore dell’energia rinnovabile e pulita, per un futuro più green. L’amministrazione di Saonara ha votato sì a favore della nostra mozione, ma stralciando la possibilità di aprire uno sportello informativo”. Tutto ciò premesso e considerato, si impegnano il sindaco e la giunta a: promuovere nel territorio comunale di competenza la creazione di Comunità energetiche e di Autoconsumo collettivo, con il coinvolgimento dei cittadini residenti e l’impiego di aree o edifici di proprietà comunale. E poi: assicurare  attraverso la creazione di apposito sportello o centro informazioni la messa a disposizione dei cittadini delle informazioni necessarie a promuovere la creazione di comunità energetiche e sistemi di autoconsumo collettivo.

Continua Badon: “Avendo capito che più che una decisione economica da parte dell’amministrazione è stata più una scelta politica di non appoggiare entrambe le richieste, abbiamo preferito accettare questo compromesso pur di avere anche il nostro comune, come molti altri in tutta Italia, a favore di questa nuova visione della gestione degli impianti fotovoltaici a beneficio della comunità, pur col dispiacere di vedere limitata la possibilità di andare davvero incontro ai cittadini con una corretta informazione su cosa promuove e promuoverà in futuro la pratica della Comunità Energetica”.

Manuel Glauco Matetich