La conceria Tre Emme di Zermeghedo firma un contratto “pirata” e sfratta Cgil Cisl Uil: oggi presidio per dire No a quel contratto siglato da un sindacato mai presente nel settore prima della firma
Presidio dei sindacati della concia di Cgil, Cisl e Uil, ovvero Filctem, Femca e Uiltec della provincia di Vicenza, questa mattina davanti alla prima azienda che di fatto adotta il nuovo contratto firmato tra associazioni datoriali e un sindacato che mai si era occupato del settore. Una situazione che porta allo “sfratto di rappresentanza” di Filctem, Femca e Uiltec nonostante ci sia la presenza di iscritti nelle aziende. Una situazione molto probabilmente illegale, che rischia di aprire una vera e propria “battaglia” tra le parti.
“Abbiamo i primi effetti nefasti del contratto pirata – afferma Giuliano Ezzelini Storti, segretario generale della Filctem Cgil della provincia di Vicenza -: alla Tre Emme di Zermeghedo (Vicenza) ci è stato impedito di convocare le assemblee con i lavoratori perché Filctem, Femca e Uiltec non sono firmatarie di questo nuovo contratto (siglato a parte con una realtà sindacale che mai si era occupata di concia, ndr)! Per questo ci siamo mobilitati e abbiamo iniziato con questo presidio”.
E’ solo una prima reazione di carattere politico: al presidio davanti all’azienda i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito il loro “No al contratto pirata”. E le tre sigle stanno valutando con i loro uffici legali eventuali azioni per la violazione da parte dell’azienda dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, ovvero per “comportamento antisindacale”.
“Abbiamo messo in atto azioni politiche e di dialogo con Regione e realtà associative imprenditoriali del territorio – prosegue Ezzelini Storti – e sarebbe bene che anche le amministrazioni locali intervenissero a favore del lavoro, quello buono e che fa stare bene i lavoratori. Questo contratto – sottolinea Ezzelini Storti -peggiora le condizioni di lavoratrici e lavoratori”.
“Il contratto pirata, inoltre – spiega il segretario Filctem – arriva in un momento storico in cui si cercava con il distretto della pelle di fare un accordo che cogliesse le opportunità del PNRR e potesse riconvertire ecologicamente le aziende e la filiera, insomma tutto il distretto della concia”.
I sindacati Filctem, Femca e Uiltec si propongono di rilanciare il CCNL Concia Industria da loro firmato; di affermare la libertà sindacale nel distretto della concia; e di istituire una contrattazione aziendale, territoriale, nazionale che tenga conto dei salari e dei diritti dei lavoratori. E infine come sottolineato dal segretario generale Filctem Cgil di Vicenza, di lavorare per lo sviluppo e il rilancio del distretto che possa cogliere le opportunità del PNRR verso una maggiore tutela dell’ambiente e dello stesso territorio.