giovedì, 28 Marzo 2024
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Treviso, il miglior Tiramisù tradizionale è veneziano. Il più creativo è del Belgio

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Treviso, oltre 200 pasticceri amatoriali e non si sono sfidati nella preparazione del Tiramisù.

Hanno sbaragliato la concorrenza di duecento “chef”, provenienti da ogni parte del mondo, tutti agguerriti nel tentativo di conquistare il titolo con le loro personalissime versioni del dolce al cucchiaio più famoso al mondo.

I vincitori.

Sono Stefano Serafini (62 anni, gioielliere, originario di Venezia) residente a Bassano del Grappa (Vicenza), di professione gioielliere, che ha concorso nella “ricetta originale” del dolce (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) ed Elena Bonali (52 anni, originaria di Milano, insegnante di nuoto) residente a Brasschaat (Anversa, Belgio) nella “ricetta creativa” (con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto) con una ricetta con prosciutto e melone.

Campionato Mondiale Tiramisu, una tre giorni trevigiana che ha preso tutti per la gola.

Nella orangerie allestita in piazza dei Signori a Treviso in questa 3-giorni di Tiramisù World Cup, l’entusiasmo intorno alla competizione è stato alle stelle: «Siamo felici di essere tornati “dal vivo” nelle piazze, per noi era importante ritrovare il nostro pubblico di appassionati e vedere i concorrenti (rigorosamente non-professionisti, ndr.) sfidarsi a colpi di mascarpone e savoiardi – ha commentato Francesco Redi, organizzatore della rassegna – . La qualità dei Tiramisù realizzati in gara è stata davvero alta: complimenti a tutti e un grazie profondo a chi da oramai cinque anni ci segue in questa avventura».

La gioia dei vincitori del Campionato Mondiale Tiramisu

Così i vincitori: «E’ un risultato frutto dell’amore e lo dedico a mia moglie Elena, la mia “coach invisibile” che mi supporta fin dall’inizio di questa avventura», ha detto Serafini. «Amo sperimentare e questa volta sono stata premiata – ha raccontato Bonali – . E’ una ricetta che nasce dall’estate italiana, con il prosciutto crudo tostato e il melone e i Pavesini».

Gli altri finalisti, tra loro due trevigiani,

Per la ricetta originale, gli altri finalisti erano: Elisa Orfei di Treviso, Nicola Ottaviani di Verona (vincitore anche del Premio Hausbrandt per la miglior valorizzazione dell’ingrediente caffè).

Per la ricetta creativa, erano giunti al Grand Final: Erika di Udine (cioccolato allo yuzu, pasta di nocciola), Barbara Marcon di Asolo (crema al pistacchio, lamponi e polvere d’oro).

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