giovedì, 28 Marzo 2024
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A Quinto l’aria è peggiore che a Treviso

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Quinto peggio che Treviso: i valori registrati dall’Arpav con l’aeroporto chiuso nell’inverno

Inquinamento

L’aria che si respira a Quinto è “accettabile”. Niente di più e niente di meno. A dirlo è l’Arpav. l’agenzia regionale ha eseguito il monitoraggio dell’aria in due periodi distinti, tra il 25 novembre del 2020 e l’11 gennaio del 2021 e tra l’8 maggio e il 24 giugno di quest’anno, piazzando una centralina mobile in vicolo San Pio X, a ridosso della strada Noalese, a meno di un chilometro dalla pista dell’aeroporto Canova. Il monitoraggio relativo al periodo invernale, quando lo scalo era ancora chiuso per l’emergenza coronavirus, ha evidenziato una serie di superamenti del valore limite giornaliero di concentrazione di Pm10, pari a 50 microgrammi per metro cubo. Anche più di quanto registrato a Treviso.

“La media del periodo a Quinto è risultata leggermente superiore a quella rilevata presso la stazione fissa di Treviso, in via Lancieri di Novara – si legge nella relazione finale dell’Arpav – i valori superiori si sono in particolare osservati nella campagna svolta nel periodo invernale, durante il quale si ricorda che l’attività aeroportuale risultava interrotta”. Discorso identico per la concentrazione di Pm2,5“.

“Per gli inquinanti esaminati il giudizio è positivo – è la conclusione dell’Arpav – fanno eccezione le polveri Pm10, che hanno superato nel periodo invernale alcune volte il valore limite giornaliero, e l’ozono, che in alcune giornate ha superato l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana”. In quest’ultimo caso il valore di riferimento è pari a 120 microgrammi per metro cubo, calcolato come media di 8 ore. “In sintesi – tirano le fila dall’agenzia – l’aria a Quinto è risultata accettabile nella maggior parte delle giornate della campagna”.

Mauro Favaro

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