Con una cerimonia ufficiale la Città renderà omaggio alle Associazioni del volontariato socio-sanitario per il servizio prestato durante la pandemia Covid.
Martedì 30 novembre alle ore 17.00 il Teatro Verdi di Padova ospiterà una cerimonia per ringraziare i volontari che hanno operato durante il lungo periodo di pandemia. Alla presenza delle massime autorità civili, religiose e militari, saranno consegnati ai volontari la medaglia e l’attestato di riconoscenza di Padova Capitale europea del volontariato 2020.
“Padova si è distinta come città per il proprio patrimonio del volontariato proprio per la sua capacità di fare rete” ha dichiarato Cristina Piva, assessora al volontariato “CSV ha coordinato i volontari, il Comune e la diocesi e hanno costituito una rete salda che ha saputo far fronte all’impatto, anche psicologico, della pandemia”.
Carmelo Lo Bello, presidente Associazioni Medici in strada, ha voluto ricordare i 365 medici morti in Italia per combattere il Covid: “Si sono tutti adoperati quando ce n’era bisogno, fin da subito dopo l’8 marzo, data che ha segnato le vite di tutti noi. Quando ancora non c’erano i vaccini, le mascherine, i guanti protettivi, il gel… In quel momento hanno fatto una scelta e si sono presi un impegno: hanno lasciato le famiglie e hanno rischiato la vita per portare conforto ai più fragili”.
“Sarà una cerimonia sobria, ma in un luogo bellissimo” ha affermato Emanuele Alecci, presidente CSV Padova e Rovigo, ricordando come l’evento rientri tra le iniziative di avvicinamento al 5 dicembre, giornata mondiale del volontariato.
Marta Nalin, assessora al sociale, ha riconosciuto il valore di quei volenterosi cittadini che sono scesi in strada quando tutti gli altri erano confinati in casa, portando beni di prima necessità a chi ne aveva più bisogno: “In quel periodo si è riuscito a coinvolgere anche il mondo dell’impresa che ha dato un contributo importante durante il periodo del lockdown. Sapevamo come muoverci perché questa realtà era già era stata precedentemente agganciata dal Comune per collaborare ad altri importanti progetti, quali Alleanza per la famiglia”.
Si preannuncia dunque un grande momento per tutta la cittadinanza, che riconoscerà il valore delle 66 associazioni socio-sanitarie e delle autorità e istituzioni con cui hanno collaborato.