giovedì, 28 Marzo 2024
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Piove di Sacco: “Il Caffè Grande non sarà venduto, se si pensa ad un suo rilancio”

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Piove di Sacco. Recaldin, capogruppo dell’opposizione, sul Caffè Grande: “Il Pedrocchi dei piovesi deve però tornare ad essere un luogo centrale per la vita aggregativa del territorio”

Caffè Grande
Caffè Grande

Il Caffè Grande, il “Pedrocchi dei piovesi” non sarà venduto anzi il Comune di Piove, anche se lo prevede nel piano delle alienazioni, cercherà di affittarlo fugando le preoccupazioni di chi teme che al suo posto possa sorgere ad esempio un supermercato. A valutare positivamente questa decisione monitorando però la situazione è il consigliere della Lega e capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale, Andrea Recaldin. Per Recaldin però non ci si può fermare, serve un rilancio vero e concreto di un luogo centrale per la vita aggregativa del comune.

“Il Caffè Grande – spiega Recaldin – è un po’ il Pedrocchi dei piovesi. Con la differenza che il nostro caffé i portici li ha, e ben visibili. Il fatto è che non sempre le cose sono andate per il verso giusto da un punto di vista economico”. 

Recaldin fa l’analisi della situazione. “L’amministrazione comunale – sottolinea il consigliere di opposizione – ha di recente deciso di inserire il bene nel piano delle alienazioni per prevedere poi un contratto di locazione con gara. A seguito delle relative delibere di Giunta, infatti, l’ente comunale intende pubblicare una gara per la messa a reddito di questo cespite, immaginando sia più conveniente proporre una locazione. Nessun problema, anzi, se questo può dare slancio al bene, ben venga”. Insomma una soluzione condivisibile.

”Da parte nostra – sottolinea il consigliere della Lega – era fondamentale che fosse escluso qualsiasi riferimento al teatro, e sopratutto che fosse chiarito come il Caffè Grande non rientrasse nei beni in vendita dell’ente locale. Chiarito questo, come effettivamente è avvenuto nel corso del Consiglio comunale, siamo certi che questo bene meriti un rilancio, vero e concreto. Noi abbiamo avuto rassicurazioni che mai nessuno metterà in vendita un bene come quello del Caffè Grande”. 

Ma l’opposizione resta vigile.

“Avremmo anche valutato – conclude Recaldin – di votare favorevolmente la delibera ma poi ci siamo ricordati della celebre alienazione di via Alessio Valerio, dove nessuno sosteneva di conoscere la destinazione d’uso. Per poi trovarci con l’ennesimo supermercato”. 

In centro a Piove in molti in questi mesi fra i residenti si erano preoccupati della messa in vendita del bene. Il posto va rilanciato come importante punto di aggregazione del centro storico piovese. Oltre al rilancio del Caffè Grande, notano i residenti, dopo il periodo della pandemia servono tante iniziative per ritornare a quella vitalità, caratteristica del centro di Piove di Sacco, che è da sempre un punto di attrazione per tutta l’area dei comuni limitrofi.

Alessandro Abbadir