Inpsxtutti vuole rendere più accessibili le prestazioni previste dalle leggi e raggiungere le persone in stato di povertà assoluta nella provincia di Padova
Oggi Palazzo Moroni ha ospitato la presentazione e la firma ufficiale del protocollo provinciale INPSxtutti.
L’iniziativa nasce dalla volontà di rendere più accessibili tutte le prestazioni previste dalle leggi ed erogate dall’Istituto e vuole intercettare persone in stato di povertà assoluta, in modo da permettere loro l’accesso alle prestazioni assicurate dall’Inps.
A sottoscrivere il progetto il sindaco di Padova Sergio Giordani, l’assessora al sociale Marta Nalin, il direttore della sede provinciale Inps Massimo Formichella e Don Lorenzo Rampon, direttore della Caritas Diocesana di Padova.
In Provincia di Padova ci sono più di 300 parrocchie. Di queste almeno metà hanno servizi di tipo ricettivo per rispondere ai bisogni delle persone. In media sono circa tra 10 e 50 famiglie che si rivolgono ai servizi di queste Caritas Parrocchiali. Il numero è molto elevato e sottolinea la necessità di questo progetto a sostegno dei molti cittadini in difficoltà.
La parola chiave dell’iniziativa è proprio “intercettare” perché non tutti sanno come accedere a questo servizio o addirittura di averne diritto. Sono soprattutto i cosiddetti “nuovi poveri” a preoccupare, persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi Covid e che non si sono mai trovati ad affrontare una situazione di questo tipo.
“Per accedere alle prestazioni oggi è necessario lo SPID, una sorta di cultura informatica non a disposizione di tutti. Ecco, il nostro scopo è quello di far sì che pure in una realtà ricca come quella padovana riusciamo a intercettare qualunque situazione marginale a favore di persone bisognose e di famiglie per accedere alle prestazioni che l’Istituto eroga” ha rimarcato Massimo Formichella.
