giovedì, 28 Marzo 2024
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Da Padova LIFE Veneto Adapt: sopravvivere al cambiamento climatico

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Il progetto al centro di un convegno oggi a Padova risponde agli effetti causati dal cambiamento climatico che stanno mettendo alla prova la resilienza delle nostre città.

Palazzo della Salute a Padova ha ospitato la conferenza finale dell’iniziativa LIFE Veneto Adapt: “Cambiamenti climatici: come affrontarli? Gli strumenti messi a punto dal progetto Veneto Adapt”.

Il Progetto, avviato nel 2017 con il contributo dello strumento finanziario LIFE dell’Unione Europea e giunto ora alla sua conclusione, ha sviluppato in questi anni una metodologia operativa per ottimizzare e rendere più efficace la capacità di risposta dei territori ai fenomeni estremi.

Proprio di adattamento si deve parlare, poiché la prevenzione non è più sufficiente a garantire un futuro alle prossime generazioni.

Si calcola che entro il 2100 l’altezza del livello del mare potrebbe salire addirittura di mezzo metro e che, se dovesse aumentare ancora di più, inonderebbe innumerevoli località con un danno economico (e anche artistico se si considerano città come Venezia) incalcolabile. In certe località italiane si raggiungono anche i 50° in estate, condizione che genera malori e morti per colpi di calore. Il problema non sarebbe il caldo in sé, sopportabile passando un paio di giorni chiusi in casa, ma la progressiva estensione di questo picco estivo. Nel caso si registrasse una simile temperatura per settimane o addirittura mesi la situazione diverrebbe invivibile.

“Questa parola, ‘adattamento’, certe volte viene presa con favore come alibi per non fare niente. Una parola bella, neutra. Non ha in sé il tema della catastrofe. Ma l’adattamento ha un prezzo, non solo economico ma anche di sofferenza. La migrazione dei popoli è un prezzo altissimo” ha spiegato Luca Mercalli (Accademico e metereologo) durante la sua lectio magistralis.

Adattarsi è quindi un investimento sul lungo termine che si affianca alla lotta per la prevenzione del surriscaldamento globale, mitigando l’impatto ambientale che si è già verificato e scongiurando conseguenze ancor più gravi negli anni a venire.

Hanno preso parte all’incontro Chiara Gallani (Assessora all’Ambiente del Comune di Padova), Luca Mercalli (Metereologo), Francesco Musco (Docente di Iuav Università di Venezia), Liviu Stirbat (Commissione europea, Direzione generale Azione per il clima), Claudia Guerrini (Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente), Roberto Ciambetti (Ambasciatore Patto dei Sindaci), Luca Colasuonno (Enea, Coordinamento nazionale Patto dei Sindaci), Stefania Betti (Dipartimento per la transizione ecologica AT Sogesid), Daniela Luise (Project manager Veneto ADAPT), Carlo Cacciamani (Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia – ItaliaMeteo), Francesca Giordano (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Ispra) e Stefano Micheletti (ARPAV – Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio).

 

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