giovedì, 28 Marzo 2024
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Padova, tradizionale cerimonia della Madonna dei Noli

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Padova, si è svolta questa mattina in forma ridotta a causa dell’emergenza sanitaria la tradizionale cerimonia della Madonna dei Noli

 

Si è tenuto anche quest’anno in forma ridotta a causa della situazione sanitaria, il tradizionale omaggio alla Madonna  della  Noli in Piazza Garibaldi, in occasione della Festività dell’Immacolata.   Quest’anno  nella deposizione dei cuscini di fiori alla sommità della colonna che sorregge la statua della Madonna, i Vigili del Fuoco sono stati affiancati da un cittadino padovano non vedente, Giancarlo Pollesel, che nelle settimane scorse aveva chiesto al Comando dei Vigili di poter avere una parte attiva nella cerimonia.  Aiutato dai  Vigili del Fuoco ha indossato l’imbragatura di sicurezza ed ha preso posto sulla piattaforma aerea che ha posizionato l’omaggio floreale.

 Il Vescovo  Mons Claudio Cipolla affida a queste parole la sua riflessione: “Ci ritroviamo anche quest’anno a dover variare le consuetudini a causa della pandemia che ormai da troppo tempo ci sta provando nella quotidianità. Ma sono grato per l’invito dell’Amministrazione comunale all’omaggio alla Madonna dei Noli, nella solennità dell’Immacolata. Ancora una volta desideriamo affidarci a Maria e vorrei che lo facessimo con le parole di papa Francesco nel recente viaggio apostolico a Cipro e in Grecia: “preghiamo la Madonna, perché ci apra gli occhi alle sofferenze dei fratelli”. Non dimentichiamoci delle sofferenze del povero, del migrante, del fratello vicino e di quello lontano. “La pandemia ci ha colpiti globalmente, ci ha fatti sentire tutti sulla stessa barca – ha ricordato papa Francesco – ci ha fatto provare che cosa significa avere le stesse paure. Abbiamo capito che le grandi questioni vanno affrontate insieme, perché al mondo d’oggi le soluzioni frammentate sono inadeguate”. Eppure siamo ancora divisi, distanti, la paura fa prevalere l’egoismo e l’individualismo, non ci fa vedere l’altro che chiede aiuto o che ha il diritto di essere salvato e salvaguardato, di essere curato e tutelato, di poter vivere una vita dignitosa. “Contrastiamo alla radice il pensiero dominante – ha sottolineato il pontefice – quello che ruota attorno al proprio io, ai propri egoismi personali e nazionali, che diventano misura e criterio di ogni cosa». È questo   l’appello all’unità e non alla divisione; ad abbattere muri, barriere e fili spinati; allo sguardo verso l’altro e verso l’alto che vorrei rilanciare oggi, in piena sintonia con papa Francesco e le sue esortazioni, perché “non è alzando barriere che si risolvono i problemi e si migliora la convivenza”. Impegniamoci tutti a sostenere ciascuno la nostra parte, lasciamoci coinvolgere attivamente per la promozione di tutti. Aiutiamoci come dice papa Francesco “a passare dal parteggiare al partecipare”. Questo vale nel piccolo della nostra città di Padova e nel grande dell’essere partecipi di una  fratellanza umana”.

 

Il Sindaco Sergio Giordani da parte sua sottolinea: “Anche quest’anno abbiamo celebrato la  ricorrenza della Madonna dei Noli in forma ridotta senza la consueta processione e il grande omaggio dei padovani alla statua di Maria in Piazza Garibaldi. Una scelta dolorosa ma necessaria perché l’emergenza sanitaria, anche se oggi meno drammatica di un anno fa, non è terminata e noi abbiamo il dovere di dare il buon esempio e di evitare situazioni che possano favorire il contagio. Naturalmente il nostro pensiero oggi va a tutte le donne e agli uomini che sono al servizio degli altri.   La ricorrenza dei Noli è tradizionalmente  dedicata a Vigili del Fuoco e Tassisti, ma in questi tempi difficili allarghiamo il nostro ringraziamento a medici e personale sanitario tutto, ma anche a tutti i nostri concittadini che nella loro attività assicurano servizi al prossimo.   Stiamo vivendo un periodo difficile, ne sono consapevole, e se il fronte sanitario e quello del lavoro sono sotto controllo, vedo purtroppo crescere la tensione sul fronte sociale con l’aumento di atteggiamenti e forme di intolleranza che talvolta sfociano nella violenza.  E’ un segnale preoccupante perché dobbiamo mantenere, pur nella libera diversità di opinioni e idee, quella coesione e solidarietà sociale che ci hanno permesso fino ad oggi di superare le fasi più difficili dell’emergenza.  Non mi stancherò mai di ripeterlo, non possiamo invocare i nostri diritti individuali, se parallelamente non accettiamo anche i doveri che abbiamo, come membri di una comunità, verso tutti gli altri.   Mi auguro che questa giornata di festa sia un momento di riflessione per tutti, credenti e non credenti,  perché per riprendere il cammino, come comunità, a tutti i livelli, c’è bisogno di collaborazione e non di contrapposizione, di fiducia e non di paura, di rispetto  e non di intolleranza”.