martedì, 16 Aprile 2024
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Pesca, ritardi di scavo nelle lagune del Delta: “A rischio l’occupazione”

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Con una lettera alla Regione, il Consorzio Pescatori di Scardovari ha esposto le proprie preoccupazioni

Pesca
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Incisiva la lettera scritta dal presidente del Consorzio Pescatori di Scardovari, Luigino Marchesini, e indirizzata alla regione del Veneto e al genio civile, per il ritardo dei lavori di scavo nelle lagune del Delta. “È evidente – si legge nella nota ufficiale – che il rispetto della tempistica nell’esecuzione degli interventi previsti e finanziati sono un requisito indispensabile per l’efficacia delle opere di risanamento ambientale e contemporaneamente per la corretta gestione della attività di molluschicoltura che altrimenti è destinata ad una crisi perdurante e cronica. La situazione che si è venuta a creare con il ritardo dei lavori di scavo, risulta grave e mette a repentaglio l’occupazione di circa 1500 addetti e l’intera economia del Basso Polesine”.

“Una manutenzione che non può più aspettare, perché incide – ribadisce il presidente – sul pescato. Lo scavo dei fondali nelle lagune, consentirebbe infatti, un miglior ricircolo delle acque dolci provenienti dai rami del fiume con l’acqua salata proveniente dal mare. Habitat ideale per la crescita delle cozze e delle vongole allevate dai pescatori di Scardovari”. 

Nell’attesa di ricevere news tempestive dalla regione, gli amministratori del consorzio hanno  da poco firmato una convenzione con il Comune di Porto Tolle per ultimare i lavori alla scogliera con sbocco a mare alla Busa di Scirocco, nella laguna del Canarin. I lavori consisterebbero nel prolungamento di circa 180 metri, della diga già presente. Un progetto ideato dal genio civile di Rovigo, per una spesa di circa 700mila euro. Di questi, 300mila euro di fondi regionali, provenienti dai danni subiti con la tempesta Vaia e già utilizzati per il rinforzo della diga esistente, e ora con il secondo stralcio, i circa 370mila euro di fondi provenienti dalle casse del consorzio, verranno utilizzati per  allungare la diga. “Un’opera che speriamo resisti a lungo agli effetti dei cambiamenti climatici. Per il futuro – annuncia Marchesini – verso la primavera del 2022, verrà prolungata di 100 metri la diga che dal Po di Gnocca arriverà alla bocca di Barricata a Santa Giulia, 300 metri complessivi di diga che verrà realizzata con lo scopo di convogliare meglio l’acqua e garantire così la produttività delle lagune del Delta”.

Guendalina Ferro