venerdì, 29 Marzo 2024
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Vicenza, ecco gli eletti (e gli esclusi) nelle elezioni per la Provincia. Appena due le donne elette

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Al voto per la Provincia di Vicenza non riesce Leonardo De Marzo: è primo dei non eletti

Un’immagine della sala del Consiglio provinciale di Vicenza

Ecco gli eletti, secondo i dati ancora ufficiosi, per i sedici posti di consigliere provinciale. L’ufficialità arriverà domani.

Eletti sud: Giancarlo Acerbi (sindaco di Valdagno), Matteo Zennaro (sindaco di Longare), Renzo Marangon (sindaco di Camisano), Cristina Franco (vice sindaco di Costabissara), Giulia Busato (consigliere di Altavilla), Davide Faccio (sindaco di Trissino), Mattia Veronese (sindaco di Noventa), Marco Montan (sindaco di Castegnero), Matteo Macilotti (sindaco di Chiampo).

Eletti nord: Giorgio Santini (consigliere di Marostica), Marco Guzzonato (sindaco di Marano), Matteo Mozzo (sindaco di Marostica), Giovanni Antonio Gasparini (sindaco di Salcedo), Valter Orsi (sindaco di Schio), Davide Berton (vice sindaco di Rossano Veneto), Moreno Marsetti (sindaco di Malo).

Sparisce il capoluogo dal Consiglio provinciale: non ha eletti

Le curiosità. Soltanto quattro degli eletti non sono sindaci: Busato, Santini, Franco, Berton. Ma Berto e Busato sono vice sindaci dei loro Comuni. Appena due le donne: Cristina Franco e Giulia Busato, una percentuale davvero esigua. Forse si poteva fare di più e meglio nelle candidature. Ha suscitato molta sorpresa l’esclusione dagli eletti di Leonardo De Marzo, astro nascente della politica in Fratelli d’Italia. De Marzo è primo dei non eletti. Tra i non eletti da segnalare anche Roberto Cattaneo, vittima pure di un voto (importante per il suo peso) sbagliato.

Il Comune più rappresentato in Consiglio sarà Marostica, che ha visto eletto il sindaco Mozzo e il consigliere Santini, suo avversario alle elezioni amministrative. Nessun consigliere di Vicenza (c’è il sindaco Rucco che è anche presidente, ma è un discorso a parte) e qui conta la mancata elezione di De Marzo ma soprattutto il suicidio politico del Pd che non ha presentato un suo candidato, benché avesse i voti per farlo eleggere.