venerdì, 29 Marzo 2024
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Vicenza, Giancarlo Marinelli con il suo “11” vince il premio letterario nazionale “I Sassi Matera”

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Vicenza, il libro di Marinelli per il premio Matera è stato giudicato “un racconto su tre ritmi”

Giancarlo Marinelli, è direttore degli spettacoli classici all’Olimpico, direttore artistico del teatro comunale di Vicenza e direttore artistico di Arteven

Giancarlo Marinelli con il suo “11” ha vinto il premio letterario “I Sassi Matera” la cui premiazione s’è tenuta ieri, sabato 18, a palazzo Lanfranchi. Marinelli, direttore artistico del teatro comunale a Vicenza e anche degli spettacoli classici dell’Olimpico, era in finale con due concorrenti: Maurizio Torchio (“L’invulnerabile altrove”, Einaudi) e Imma Vitelli (“La guerra di Nina”, Longanesi).

Le motivazioni del premio Marinelli sono chiare. “Più che diviso in tre parti – si legge – il romanzo è giocato su tre cambi di ritmo. Il primo, che occupa due terzi del libro, è il ritmo caotico e incomprensibile della contemporaneità. Una specie  di tramoggia universale che riduce la realtà in frammenti e li riaggrega, una volta ridotti a granuli, in combinazioni, associazioni e nessi del tutto imprevedibili. Lo sfondo su cui si staglierà l’impensabile – la catastrofe dell’11 settembre – è ripreso con un grandangolo che non conosce limiti. Parte da New York, con l’immigrato estone, si sposta a Washington con George Bush, va a Firenze con Harold Piter, approda nel deserto afgano con la madre di Osama Bin laden. Tutto questo primo ritmo è un superbo esercizio di stile, ai limiti dello sperimentale.

La copertina di “11” il libro di Giancarlo Marinelli sull’11 settembre

Il secondo ritmo è secco e tambureggiante quando la prima sinfonica. L’undici settembre vero e proprio – gli aerei, il crollo, l’inferno della polvere – è reso con telegrafici inserti fattuali.

Il terzo e ultimo ritmo, pochissime pagine, è elegiaco. La tragedia s’è compiuta e ha bruciato in sé i molti caos che l’hanno preceduta. Tutto si placa, abbandona le sembianze distorte, contratte e grottesche che prima esibiva.

Marinelli s’è cimentato con un compito difficilissimo, non ha cercato scorciatoie, al di là dell’apparenza, persino artificiosa, con una sincerità d’intenti inusuale. Un coraggio, un desiderio di andare al fondo delle cose che merita di essere premiato”.

La giuria del premio, ideato da Vera Slepoj, ha assegnato un riconoscimento speciale per la cultura nelle istituzioni a Ugo Zampetti, segretario generale della Presidenza della Repubblica.