venerdì, 29 Marzo 2024
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Adria: si è conclusa l’operazione “heat”

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Adria: conclusa in mattinata l’operazione “heat”, che ha condotto all’arresto di un sodalizio criminale dedito ai furti nelle abitazioni

Nella mattinata odierna la compagnia Carabinieri di Adria ha concluso un’attività d’indagine – coordinata dall’autorità giudiziaria rodigina – denominata “heat” che ha condotto alla disarticolazione di un sodalizio criminale composto da cittadini italiani di origine rom dedita ai furti in abitazione.

L’operazione – svolta da 20 Carabinieri della compagnia di Adria con il supporto di due squadre di intervento operativo del 4° battaglione Carabinieri “Veneto” di Mestre (Ve) e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Torreglia (Pd) – ha portato all’esecuzione di 4 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, 3 dei quali sono stati ristretti in carcere mentre uno è stato collocato agli arresti domiciliari, tutti di età compresa tra 40 e 50 anni e legati da vincoli di parentela, residenti nel medesimo campo nomadi sito nel Basso Polesine, ritenuti autori di 44 furti consumati nelle province di Rovigo, Padova, Venezia e Ferrara, con un “bottino” complessivo stimato di circa 100.000 euro.

Sono state inoltre deferite in stato di libertà altre 8 persone, di cui una per ricettazione.

Il modus operandi era caratterizzato da diversi sopralluoghi degli obiettivi individuati, durante i quali si studiavano le abitudini delle vittime per poi perpetrare i furti durante la loro assenza, previa effrazione di porte o finestre. Ogni membro della banda rivestiva un compito specifico, dal “palo” a quello che doveva eventualmente intrattenere la vittima con delle scuse per ritardarne il rientro a casa mentre i complici portavano a termine il compito.

La svolta nelle indagini arrivava nel mese di agosto, quando i militari sono riusciti a risalire ad un’autovettura notata nei pressi di un’abitazione all’interno della quale era stato perpetrato un furto, veicolo poi risultato nella disponibilità di soggetti residenti all’interno del predetto campo nomadi.

Uno degli arrestati risulta percettore del reddito di cittadinanza, nei confronti del medesimo saranno avviate le procedure di revoca del beneficio da parte dell’Inps.