In pieno centro, il negozio confiscato alla mafia diventerà uno spazio civico a disposizione delle associazioni di Bagnoli

Un bene confiscato alla malavita organizzata diventerà uno spazio pubblico a disposizione dei cittadini e delle associazioni del paese. Il Comune di Bagnoli infatti, ha acquisito un ex negozio in pieno centro, tra gli immobili sottratti ancora nel 2015 ad una organizzazione criminale. L’atto ufficiale è arrivato lo scorso 12 gennaio, con il decreto di destinazione a firma del Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Prefetto Bruno Corda, con il quale è stato disposto il trasferimento, immediatamente esecutivo, al patrimonio indisponibile del Comune.
Il negozio, posto al centro del paese a fianco della macelleria, in Piazza Martiri d’Ungheria, è fra i beni confiscati nel 2015 definitivamente alla camorra, dalla Guardia di Finanza di Rimini, quando bloccò 38 immobili per un valore di 10 milioni di euro tra Veneto, Lombardia e Campania. Le proprietà erano state sottratte alla criminalità organizzata nell’ambito dell’operazione “Coast To Coast”, del 2012, del Nucleo di Rimini delle Fiamme Gialle sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, a carico di Michele Pezone, pregiudicato di origine campana. Pezone, come descritto all’epoca della confisca, secondo le indagini della Finanza, è ritenuto in costante contatto con esponenti del clan dei Casalesi ed è noto agli investigatori per estorsione ed usura nei confronti di imprenditori dell’Emilia-Romagna e del Veneto, nonché per trasferimento fraudolento di beni a prestanomi compiacenti. Per alcuni anni il negozio, di 68,5 m quadri di superficie e del valore dichiarato dall’Agenzia delle Entrate di 117.150 euro, ha ospitato una videoteca, per poi essere stato chiuso definitivamente.
Il 4 novembre 2021 la Giunta Comunale di Bagnoli di Sopra, interrogata dalla Prefettura sull’eventuale interesse al bene inserito nell’elenco della dell”Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”, aveva deliberato di manifestare interesse all’acquisizione al patrimonio indisponibile comunale di beni confiscati, al fine di realizzare progetti sociali e di valorizzazione del territorio.
“La nostra intenzione – spiega il sindaco Roberto Milan – anche a fronte dell’alto valore simbolico rivestito dai questi beni in termini di risarcimento, è quella di affermare e perseguire i principi di legalità, solidarietà sociale, reciproco rispetto, efficienza e trasparenza dell’azione amministrativa in modo da instillare nella comunità una graduale e rinnovata fiducia nelle istituzioni locali.
Intendiamo realizzare questi principi attraverso la gestione indiretta, mediante stipula di apposita convenzione a titolo gratuito e tempo determinato con Associazioni locali o gruppi sociali che operano sul territorio o che svolgono attività di interesse collettivo, quali associazioni culturali, sociali e sportive per creare un luogo di aggregazione.”