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Speedline, la regione: “Mancanza di chiarezza sulla vertenza”

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Non è stato possibile, ad oggi, avviare il tavolo tecnico sulla vertenza dei Speedline per la “mancanza di chiarezza sul tema campionature prodotti”

Venezia, 17 gennaio 2022 -“Oggi non è stato possibile avviare il tavolo tecnico sulla vertenza Speedline per la mancanza di chiarezza sul tema delle campionature dei prodotti, che abbiamo posto come pregiudiziale per l’avvio del percorso.
Nei prossimi giorni ci saranno approfondimenti in sede aziendale e solo quando la situazione sarà chiarita potrà essere riconvocato il tavolo istituzionale”.

Lo dichiarano in una nota unitaria Ferdinando Uliano (segretario nazionale) e Alessandro Vella (Dipartimento politiche industriali Cisl nazionale), e Simone Marinelli (coordinatore nazionale automotive per Fiom-Cgil) e Silvia Spera (Area Politiche Industriali per la Cgil nazionale).

Tavolo Speedline: i sindacati rompono. Assessore Donazzan: “Esiste rischio svuotamento. Le intenzioni diventino impegni”

Si è tenuto oggi un nuovo incontro in sede istituzionale riferito alla situazione dell’azienda Speedline di Santa Maria di Sala (VE) dopo la riunione dello scorso 7 gennaio, durante la quale era stata ottenuta la revoca della decisione di chiusura dello stabilimento veneziano da parte della multinazionale svizzera Ronal.

“Da questo incontro sono emerse diverse criticità – commenta Elena Donazzan, assessore al lavoro del Veneto che ha partecipato supportata dall’Unità di Crisi e della Direzione Lavoro della Regione -. I sindacati hanno rilevato delle questioni che appaiono molto significative, manifestando la preoccupazione che, al di là degli impegni presi dalla proprietà il 7 gennaio scorso, si stia procedendo allo svuotamento dello stabilimento. È una preoccupazione molto sentita e condivisa rispetto al concreto rischio di depauperamento di Speedline”.

“Nella mia esperienza da assessore regionale al lavoro – conclude Donazzan – ho già vissuto situazioni con trattative non trasparenti, tese al raggiungimento dell’obiettivo della chiusura, attraverso lo svuotamento dell’impianto, delle produzioni, la cessione dei brevetti e degli stampi. Non vogliamo che si ripeta questa triste storia. Fu così per ACC, non deve essere per Speedline”.