martedì, 19 Marzo 2024
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Mirano, Giuseppe Marchese: nuovi progetti nel sociale

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Ipab Mariutto, nuovi progetti negli edifici. Ci sarà il Programma Centro Invecchiamento Attivo, per migliorare la qualità della vita degli anziani.

 

L’Ipab Luigi Mariutto, struttura miranese di eccellenza per i servizi alla persona si trova ad affrontare nuove sfide, stretto fra nuovi progetti di rilancio e carenza di fondi e di personale infermieristico.

“Ho sempre tenuto alla massima trasparenza– precisa il presidente Giuseppe Marchese. Dal punto di vista finanziario abbiamo sempre goduto di buona solidità, grazie anche ai lasciti del nostro grande fondatore ma allo stato attuale i nostri bilanci non potranno mai essere in pareggio solamente grazie alle rette e alle quote sanitarie regionali. Tutto questo, in realtà, fino a pochi anni fa non rappresentava un problema poiché gli affitti dei nostri edifici alla Usl ci garantivano un’importante rendita ma ora la Usl mano a mano, entro il 2024 ci rilascerà tutte queste strutture”.

Pertanto l’Istituto corre ai ripari al fine di trovare nuove risorse per garantire servizi sempre più essenziali dato l’invecchiamento costante della popolazione italiana senza, però svendere il patrimonio immobiliare. Perché, quindi, non sfruttare gli edifici esistenti per il lancio di nuovi progetti? E allora ecco, ad esempio il Senior Cohousing per anziani autosufficienti o semi autosufficienti, immersi nel verde, a breve distanza dal centro, con possibilità di utilizzare tutti i servizi dell’Ipab nel rispetto della propria autonomia e privacy e da aprire anche a universitari o giovani coppie. Oppure il Programma Centro Invecchiamento Attivo, per migliorare la qualità della vita degli anziani.

“Il Mariutto– insiste Marchese- ha competenze e professionalità di primo piano da mettere a disposizione dell’intera comunità. Contiamo anche sull’interessamento del Comune di Mirano e di altri comuni dell’area per l’utilizzo di spazi che rendano l’Istituto un centro di riferimento per l’età anziana, non solo per gli ospiti”.

Ci vorrà tempo per realizzare tutto questo ma già alcune imprese si sono dichiarate interessate a collaborare. Altro nodo da sciogliere è la carenza di personale che non rende possibile l’occupazione totale dei posti letto. Sono ben 14, infatti, i membri della forza lavoro non vaccinati che, pertanto, non possono accedere alla struttura, né essere sostituiti. Si attende, infine, anche la nomina del nuovo direttore che, secondo alcuni sembra procedere a rilento. Su questo punto Marchese tranquillizza “il Cda non è insensibile al problema, ma abbiamo bisogno di un po’ di tempo per approfondire problematiche di natura legale ai fini di una definitiva stabilità direzionale”.

Riccardo Musacco