venerdì, 29 Marzo 2024
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Saldi pronti a partire, la Confesercenti stima a Vicenza e provincia una spesa di 100 milioni

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Saldi, le disponibilità di spesa annunciate a Vicenza sono ai livelli pre-covid

Saldi al via il 5 gennaio, una data molto attesa anche ai vicentini. Il monitoraggio annuale dell’Osservatorio economico della Confesercenti del Veneto centrale – spiega una nota dell’associazione di categoria – rivela dati confortanti sulle previsioni di acquisto. Il 20% degli intervistati (su un campione di 102 risposte) ha già programmato alcuni acquisti sicuri, e un altro 51% dichiara di essere comunque intenzionato ad acquistare, a patto però di trovare merce interessante.

C’è poi una fetta di indecisi, intorno all’11%, e un 18% di che risponde che non intende comprare nulla.

Questo clima di relativa positività trova conferma anche nelle speranze dei commercianti, intervistati nell’ambito di un secondo monitoraggio svolto dall’osservatorio: la fascia maggioritaria (51%) si aspetta vendite in pari quantità o superiori rispetto al periodo natalizio, che tuttavia ha visto un lieve freno dovuto (molto probabilmente) all’alta percentuale di persone in quarantena.

Per quanto riguarda il budget dedicato ai saldi, la spesa media a persona sarà intorno ai 150/160 euro a persona, per un giro d’affari che nel Vicentino sarà intorno ai 100 milioni di euro. Un dato del tutto sovrapponibile quindi con le cifre pre-covid, che negli ultimi anni oscillavano fra i 100 e i 105 milioni di euro.

Nel dettaglio: il 58% dei rispondenti prevede di spendere fra 100 e 300 euro (tra questi, il 52% punta a spendere fra 100 e 200 euro), il 30% conta di stare entro i 100 euro, e un altro 12% supererà i 300 euro di spesa.

Quanto ai canali di acquisto, il negozio fisico rimane la prima scelta per il 74% dei vicentini, il 14% coglierà l’occasione per un giro anche negli outlet del territorio e il 12,3% dei rispondenti prevede di puntare soprattutto sugli acquisti online.

Come di consueto, i capi più richiesti sono quelli di abbigliamento femminile (65%) seguiti dalle calzature (66%) e dall’abbigliamento maschile (41%). Il 18% dei rispondenti prevede di acquistare anche abbigliamento per bambini, mentre percentuali minori (fra l’1 e il 10%) puntano a oggettistica per la casa, accessori e cosmetici.