lunedì, 25 Settembre 2023
 
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Terme Euganee, turismo: fatturato più che dimezzato negli ultimi due anni

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Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi, commenta i dati dei flussi turistici della Regione Veneto e avanza una serie di richieste al Governo a supporto del sistema

In due anni raggiunto nemmeno il fatturato di un anno. Federalberghi Terme Abano Montegrotto parla di perdite tra 2020 e 2021 di 400 milioni di euro, al cospetto di un fatturato annuo che si aggira mediamente tra i 350 e i 380 milioni di euro, per gli albergatori del Bacino Termale Euganeo.

“La contingente recrudescenza della pandemia da Covid-19 ha ancora una volta messo in ginocchio le strutture turistiche e, in particolare, quelle del Bacino Termale Euganeo”. È questa l’analisi a freddo di Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, a quasi due anni dall’inizio della crisi turistica.

“Dopo un 2020 che si può considerare la peggiore stagione turistica di sempre, il 2021 ha registrato solo 4 mesi su 12 paragonabili al periodo pre-Covid, mentre i rimanenti 8 hanno seguito le sorti negative dell’anno precedente”, spiega il presidente. A dettagliare le impressioni di Boaretto, i dati dei flussi turistici pubblicati dalla Regione Veneto fino al 31 ottobre, che vedono i primi 10 mesi dell’anno registrare 1.638.435 presenze contro 1.031.971 del 2020 (+37%) e 2.732.031 del 2019 (-40%).

“Un 2021 negativo non solo per il saldo delle presenze e dei ricavi, con 150 milioni di incassi persi dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021, ma che si ricorderà anche per lo smisurato aumento dei costi delle materie prime, delle derrate alimentari, dell’energia elettrica e per la grande difficoltà nel reperire personale qualificato”, annota Boaretto. “Tutto ciò, purtroppo, ancora in un regime di incertezza rispetto alle misure pubbliche di supporto al sistema”, continua il presidente, che elenca le aspettative della categoria nei confronti del Governo.

“È necessario che il Governo tempestivamente: abolisca la seconda rata Imu 2021 ed entrambe quelle del 2022; proroghi la Cassa Covid almeno fino al 31 marzo 2022, neutralizzando le anzianità lavorative e introducendo una riforma degli ammortizzatori sociali, finalmente stabile”.

Federalberghi chiede anche che il Governo tolga i tetti di spesa per le cure termali, almeno per un triennio, ricalibrandoli sul miglior dato del periodo, anche in considerazione del valore terapeutico dei trattamenti termali e non solo come misura di rilancio economico del comparto. Inoltre, venga data la possibilità di usufruire il ciclo di cure lungo tutti i 12 mesi dell’anno e non solo entro 60 giorni dalla prima seduta terapeutica; introduca un calmiere, con un cap massimo, per quanto riguarda le bollette energetiche, favorendo anche con progetti di sistema la transizione al green ed al sostenibile; prolunghi le moratorie sui finanziamenti al 31 dicembre 2022, in attesa che le aziende ritrovino stabilità di ricavi e ritornino ad avere flussi di cassa sufficienti alla ripartenza. Inoltre che intervenga a mitigare il costo della Tari rendendola proporzionale al rifiuto effettivamente prodotto; intervenga con iniezioni di liquidità e finanziamenti a lungo termine; renda strutturali i crediti di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive e termali; riduca il cuneo fiscale per abbattere il costo del lavoro e liberi più risorse nel salario per i lavoratori.

Federico Franchin

 
 
 

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