giovedì, 28 Marzo 2024
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Vicenza, all’Ulss 8 il novanta per cento dei morti per covid non è vaccinato

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Vicenza, i ricoverati all’Ulss 8 per covid sono 201: di questi la metà non è vaccinata

Maria Giuseppina Bonavina, direttrice generale dell’Ulss 8

Il 90% dei decessi per covid riguardano persone non vaccinate. Mentre sono il 50% i ricoverati negli ospedali dell’Ulss 8 che non hanno il vaccino. In terapia intensiva il 95% dei ricoverati non è vaccinato. Lo dichiara la direttrice generale dell’Ulss 8, Giusy Bonavina, la quale fornisce altre cifre interessanti: sono 201 (dato riferito a venerdì scorso) i ricoverati per covid nell’Ulss, dato sostanzialmente in linea con quello della settimana scorsa, appena inferiore di otto casi. Di questi 201, sedici sono i ricoverati in terapia intensiva, mentre 13 sono coloro che si è scoperto infettati dal covid, cioé asintomatici, perché si erano presentati per un’altra malattia. “Sedici persone in terapia intensiva sono tante”, sospira la direttrice generale che sintetizza: “Chi non è vaccinato sta male e muore. Chi è vaccinato si può ammalare, certo, ma in modo sostenibile”. La dg Bonavina fornisce altre cifre: “In una settimana abbiamo effettuato 91 mila tamponi, scoprendo in media 2000 positivi al giorno. Significano 15 mila alla settimana”.

L’unica arma per migliorare la pressione sulle strutture sanitarie resta il vaccino: finora le terze dosi coprono il 68% in media della popolazione interessata. Le percentuali sono alte tra gli ultraottantenni (84%) e i settantenni (84%) un po’ più bassa tra i sessantenni (77%), scende di un punto tra i cinquantenni (76%) e di nove tra i quarantenni, vaccinati per il 67%; sfiorano il 50% i trentenni e si assestano al 46% i ventenni.

Nonostante l’impegno sul fronte covid, l’Ulss 8 prosegue nella sua attività. L’altra settimana il direttore sanitario Salvatore Barra stimava nel 30% la contrazione di attività dell’Ulss 8 determinata dal covid che ha assorbito le energie sanitarie. Gli ospedali, insomma, girano al 70% della loro attività normale. Aggiunge la dg Bonavina: “A dicembre sono stati effettuati 3097 interventi chirurgici, con Noventa chiusa, cioè con venti posti in meno. E abbiamo erogato 92137 prestazioni ambulatoriali. Abbiamo rimodulato l’attività, ma sono sempre numeri importanti”.

Sarà stato anche il fascino del ponte di Bassano, del resto è una città che ha l’alcol perfino nel nome, ma bere 12 birre e dieci aperitivi ha una sola conseguenza: ci si ubriaca. In queste condizioni si sono trovati un quarantenne vicentino e un cinquantenne bresciano. Che hanno pensato bene di aggredire le forze dell’ordine. Hanno rimediato una denuncia e il divieto di avvicinarsi a un bar di tutto il Vicentino per due anni.