giovedì, 28 Marzo 2024
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Vicenza, aumentano gli assunti nelle imprese di Confartigianato: sono soprattutto donne

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Per la Confartigianato di Vicenza resta però aperto il problema di trovare tecnici preparati

Nella seconda metà del 2021 si consolida la crescita dell’occupazione dipendente
nelle imprese artigiane vicentine: +1,8% rispetto a fine 2020. +4,0% quella femminile.
Cavion: “Non sprechiamo questo risultato. La sfida ora è investire sul capitale umano
e sulla formazione per portare in azienda competenze e professionalità adeguate”
Il 2021 si conclude confermando la ripresa dell’occupazione dipendente nelle imprese
artigiane: il secondo semestre infatti registra una crescita dei dipendenti artigiani
dell’1,8% rispetto a fine 2020, dopo l’aumento dell’1,3% rilevato a giugno 2021
rispetto ad un anno prima. Una dinamica sostenuta dalla consistente crescita delle
assunzioni del 36,3% rispetto al secondo semestre 2021. Sono queste le prime
evidenze che emergono dai dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese
Vicenza su un campione puntuale di più di 1.800 micro e piccole imprese che occupano
10 mila dipendenti e che affidano i propri servizi di gestione del personale
all’Associazione.
I numeri confermano che la ripresa c’è stata, che le imprese artigiane hanno macinato ordini e hanno tenuto dopo lo scossone della prima ondata di covid. Ma rimane aperto il grande tema delle competenze richieste dalle imprese, ovvero la difficoltà di trovare personale adeguatamente preparato alle necessità aziendali per far fronte all’aumento degli ordini – commenta Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza -. Una ‘fame’ di personale soprattutto per guardare alla competitività nei mercati domestici e internazionali, per procedere sia alla transizione digitale e che a quella che va nella direzione della sostenibilità. La nostra associazione è impegnata per cercare soluzioni che riducano le difficoltà di reperimento e aumentino le possibilità di formazione aiutando le aziende nella ricerca di adeguate professionalità”.