Lorenzoni (Portavoce opposizione): “Bug nei siti della sanità veneta, sono stati scaricati certificati covid in maniera illegale?”

“Sul caso del bug nei siti della sanità veneta non bastano le parole rassicuranti del presidente Zaia. Chiediamo se sono stati scaricati illegalmente dei certificati covid di altri utenti, e se sì di che ordine di grandezza stiamo parlando”.
La richiesta viene avanzata dal Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Arturo Lorenzoni, all’indomani della presa di posizione di Zaia sulla questione: “In pratica, ha garantito che d’ora in poi non accadrà più. Da quasi due anni siamo tenuti a fare i conti con il covid; dopo tanto tempo, passata la prima fase emergenziale, chi ha la responsabilità di un comparto fondamentale qual è la sanità pubblica deve mettere a disposizione dei cittadini degli strumenti, informatici e non, che siano veramente sicuri ed efficaci. Sempre, ma in particolare nell’attuale contesto, il settore sanitario deve rispondere a dei criteri di solidità”.
“Certo è che l’imprevisto può sempre capitare; tuttavia – puntualizza Lorenzoni – nel caso specifico, si tratta di una falla originaria del sistema, non di un attacco hacker, come successo nei mesi scorsi ai siti dell’Ulss 6. Oggi il digitale rappresenta la nuova frontiera, anche sanitaria, non possiamo permetterci che alcuni meccanismi on line vengano predisposti in maniera a dir poco artigianale: tutti i cittadini hanno il diritto alla protezione dei propri dati sensibili”.