venerdì, 29 Marzo 2024
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Dai Romantici a Segantini: parte da Padova il nuovo grande progetto espositivo di Marco Goldin

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Arriva fino al prossimo 5 giugno nel Centro Culturale San Gaetano di Padova la mostra dedicata a settantacinque opere provenienti dalla Fondazione Oskar Reinhart e scelte personalmente da Marco Goldin

Caspar David Friedrich, Le bianche scogliere di Rügen, 1818. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart. © SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)
Caspar David Friedrich, Le bianche scogliere di Rügen, 1818. Kunst Museum Winterthur, Fondazione Oskar Reinhart. © SIK-ISEA, Zurigo (Philipp Hitz)

Dopo il successo di “Van Gogh. I colori della vita,” una nuova mostra è sbarcata a Padova: fino al 5 giungo 2022 le sale espositive del Centro Culturale San Gaetano ospiteranno “Dai Romantici a Segantini. Storie di lune e poi di sguardi e montagne. Capolavori dalla Fondazione Oskar Reinhart”. La mostra, promossa da Linea d’ombra, Comune di Padova, Kunst Museum Winterthur, in collaborazione con Aps Holding, AcegasApsAmga, Camera Commercio Padova, propone una selezione di settantacinque opere provenienti dalla Fondazione Oskar Reinhart e scelte personalmente da Marco Goldin. Una collezione che comprende opere di artisti tedeschi e svizzeri di grande valore, da Friedrich a Runge e Dahl. I visitatori della mostra avranno così modo di compiere un viaggio nelle atmosfere sublimi del Romanticismo e nell’arte dell’Ottocento, che Goldin stesso chiama “il secolo della natura”, affermazione che trova riscontro nei paesaggi meravigliosi che caratterizzano molte opere dell’epoca e che si distinguono per bellezza e modernità.

Divise in sette sezioni tematiche che ripercorrono il secolo in ordine cronologico, fra le opere esposte spiccano quelle di Caspar David Friedrich, il grande pittore alla cui riscoperta contribuì proprio Reinhart durante una mostra a Berlino nel 1906, come ricorda lo stesso Goldin. A Padova sarà possibile ammirare cinque opere dell’artista, fra cui Le bianche scogliere di Rügen. Altre sezioni tematiche sono dedicate a Böcklin e a Hodler, all’Impressionismo tedesco e alle novità portate da pittori svizzeri quali Cuno Amiet e Giovanni Giacometti.

La mostra padovana è la prima tappa di un progetto espositivo più ampio, concepito da Marco Goldin per raccontare la situazione della pittura in Europa nel corso dell’Ottocento e parte del Novecento. Il progetto, con il titolo complessivo Geografie dell’Europa. La trama della pittura tra Ottocento e Novecento sarà strutturato in più esposizioni successive, ognuna delle quali, focalizzandosi su una nazione o area geografica, racconterà quei periodi in cui l’arte ha dato i frutti migliori superando le consuetudini del passato. Il Romanticismo, punto di partenza dell’arte in Europa a inizio Ottocento, è protagonista della prima tappa di questo affascinante viaggio.

Frutto degli studi dedicati da Goldin all’arte europea dell’Ottocento, il progetto espositivo permetterà di mettere in luce le specificità territoriali facendo comprendere al contempo le relazioni esistenti fra le culture figurative nazionali. D’altra parte i singoli artisti erano soliti viaggiare recandosi nelle grandi capitali europee, nelle accademie, nei luoghi in cui trovare testimonianze artistiche di valore. Moltissimi coloro che viaggiarono in Italia, in alcuni casi vivendoci anche per un periodo. Un percorso affascinante, di cui Padova costituisce orgogliosamente la prima tappa.

Francesca Tessarollo