venerdì, 29 Marzo 2024
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Donazzan alla cerimonia di Vo’: “Scuola centro della comunità”

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L’Assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan alla cerimonia dell’Istituto Comprensivo di Vo’ (PD): “Mai più scuole chiuse, dobbiamo costruire una scuola dove i bambini siano gioiosi”

 

Questa mattina, a due anni dalla chiusura delle scuole di Vo (PD) in occasione dello scoppio della pandemia, l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan ha partecipato all’Istituto Comprensivo Lozzo Atestino – Vo Euganeo – Cinto Euganeo per una cerimonia di ricordo, per la prima volta in presenza dato che nel 2021 si era svolta a distanza. La commemorazione ha previsto una visita nei tre plessi a partire da quello di Vo, paese emblema a livello nazionale dell’inizio del coronavirus, poi a Lozzo Atestino e, infine, a Cinto Euganeo.

“Quello istituto comprensivo è altamente innovativo – sottolinea Donazzan al termine della visita – che ha saputo, anche prima della pandemia, investire su varie iniziative come, ad esempio sulla scuola senza zaino per la quale il plesso di Lozzo Atestino è stato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione con l’attestazione di scuola innovativa. Così come a Cinto Euganeo dove, durante e post pandemia, hanno investito nelle scuole all’aperto utilizzando un’altra metodologia didattica innovativa”.

“Questo è un istituto che, grazie al dirigente scolastico D’Ambrosio, professionista dalla mentalità scientifica che ha dato un valore aggiunto al proprio ruolo con un approccio pragmatico e innovativo – precisa ancora l’Assessore regionale all’istruzione -. Grazie a lui le scuole del suo istituto comprensivo stanno attuando delle procedure di sanificazione particolarmente innovative. Hanno sperimentato soluzioni innovative, monitorati a distanza, che hanno portato ottimi risultati e serviranno per altre scuole”.

In occasione delle visite nei plessi a partire da Vo, Elena Donazzan ha colto l’occasione per una riflessione sul ruolo che ha avuto la scuola in questi giorni due nani di pandemia.

“Ci siamo resi conto che la scuola non è un luogo a sé stante, ma è il centro della comunità – commenta -. Ci siamo convinti che investire sulla scuola significa avere scuole adeguate dal punto di vista strutturale, ma soprattutto personale capace e motivato. Ci siamo resi conto che la scuola italiana è stata capace di affrontare l’emergenza, ripensando alla didattica, mai ci si era formati sulla didattica a distanza eppure anche nella scuola più difficile, le primarie con i bimbi più piccoli, le nostre insegnanti si sono ingegnati per trovare soluzioni che non facessero perdere il filo conduttore”.

“Dobbiamo essere convinti che mai più la scuola si deve chiudere – afferma l’assessore -. Bisogna trovare tutte le soluzioni alternative perché il danno e il dolore che hanno provato questi bimbi e ragazzi che, nelle varie fasi di età, hanno perduto tempo della vita in comune, le relazioni con i propri insegnanti e propri pari, perdendo serenità. Il benessere psicologico e fisico non possono andare separati, e il benessere psicologico è quello che fa rialzare la testa, guardare con speranza e apprendere meglio”.

La visita si è conclusa al plesso di Cinto Euganeo, dove le classi stavano facendo scuola all’aperto con musica e movimento.

“È stato un piacere e una gioia concludere la mia visita con scuola del sorriso proprio là dove si è sofferto di più con la pandemia – conclude Donazzan -. I bambini che hanno una voglia di sopravvivenza straordinaria sono quelli che ci insegnano la gioia e la vita. Questa è la scuola che dobbiamo tendere a costruire”.