Lo devo ammettere: se lo spegnimento della prima candelina, con la pupa che inizia a camminare e quindi a essere più autonoma, è stato un evento da festeggiare, l’inserimento all’asilo nido è stato la svolta. E qui la domanda che molte mamme si fanno: ma quali sono i benefici?
Alla gestione familiare sicuramente. Alle mamme e alle nonne che possono tirare un po’ il fiato, certamente. All’economia domestica forse un po’ meno, anche se con il Bonus nido aiuta ad alleggerire il peso della rata. Se poi ci aggiungiamo il nuovo Assegno unico e universale, che da marzo farà arrivare nelle case delle famiglie un altro assegno, beh allora quasi quasi l’asilo diventa gratis.
Ma la cosa più importante è che l’asilo nido fa bene ai bimbi. Ok, i pianti e le braccia tese per non lasciare l’abbraccio della mamma è ogni mattina un colpo al cuore, lo so. Resta però il fatto che la frequenza del nido è un’opportunità di crescita e di socializzazione straordinaria.
Io l’ho visto con il primo figlio. Ma è la scienza che lo conferma. Uno studio pubblicato sul Journal of Epimediology & Community Health, ha evidenziato che i bambini che avevano frequentato il nido da piccoli avevano meno problemi comportamentali ed emotivi rispetto ai coetanei accuditi da nonni o da baby sitter, con minori rischi di problemi di relazione tra coetanei; bassi comportamenti prosociali;problemi nello sviluppo emotivo;problemi di comportamento a scuola.