martedì, 16 Aprile 2024
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Padova, crisi Russia-Ucraina: mercoledì 9 febbraio SIT IN in Piazza Garibaldi contro la guerra

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Cgil Padova: “Anche noi, insieme ad altre associazioni del territorio saremo in Piazza, per scongiurare UE ed Italia a muoversi diplomaticamente per evitare un nuovo conflitto nel cuore dell’Europa”

 

Sul confine orientale dell’Europa, tra Russia e Ucraina, l’escalation della tensione è tale da far temere l’esplosione di un  conflitto armato, anche nucleare, che potrebbe coinvolgere la stessa Europa.

“Una situazione che desta molta preoccupazione – conferma Palma Sergio della Segreteria Confederale della Cgil di Padova – e che fa venire in mente la crisi dei missili di Cuba. Il pericolo del conflitto globale, purtroppo non è la trama di un film di fantascienza ed i rischi sono sotto gli occhi di tutti. Il pericolo è palpabile e non si può restare a guardare: per questo saremo al Sit In in Piazza Garibaldi a Padova, previsto per mercoledì 9 febbraio, dalle 17.30 alle 18.30  per dire “NO alla Guerra” e che” l’unica difesa possibile è la Pace”. Questo è quello che come CGIL di Padova diremo insieme a Cisl e Uil e molte associazioni del territorio con cui molto spesso abbiamo manifestato per la pace: Donne in Nero, Associazione per la Pace, l’ANPIU, il MIR, I Beati Costruttori di Pace e gli studenti dell’UDU”. Con molte di esse, peraltro, facciamo parte della stessa Rete Italiana Pace e Disarmo”.

Una crisi – aggiunge la sindacalista della Cgil padovana – che se non viene fermata non avrà né vinti, né vincitori. Il rischio di ritrovarci nell’era della clava (Einstein insegna) è concreto. Gli unici effetti saranno morte e disperazione. È indubbio che la crisi  parta da lontano, un pentolone in cui ribolle la Russia che si sente minacciata dall’estensione ad est della Nato,  l’Ucraina che ha chiesto di entrare nell’Alleanza Atlantica, la questione irrisolta del Donbass, il controllo dei flussi di gas provenienti dalla Russia e quello delle merci provenienti dalla Cina. Insomma una situazione molto calda che rischia di esplodere”.

Per questo motivo – conclude la Segretaria Confederale della Camera del Lavoro di Padova – chiediamo a tutti i Paesi coinvolti , innanzitutto, di deporre le armi, smetterla con le minacce e le esibizioni muscolari ed iniziare invece a trattare. L’Unione Europea e l’Italia dichiarino la propria indisponibilità a partecipare al conflitto e si facciano parte attiva per raggiungere un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti dei popoli e per l’affermazione della Pace”.