giovedì, 28 Marzo 2024
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Padova, rotonda titolata a Graziana Campanato

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Una toponomastica tutta al femminile per 30 rotonde a Padova

Sono state inaugurate, questa mattina, le prime due rotonde, dedicate a donne di spicco.  L’iniziativa promossa dalla Commissione Pari opportunità, è stata accolta con favore dal Comune di Padova, con l’obiettivo di porre l’attenzione sulle pari opportunità e sul rispetto di genere. Da oggi la rotonda di fronte al Palazzo di Giustizia è dedicata alla memoria della magistrata padovana Graziana Campanato; mentre un’altra, poco distante, all’avvocata Tina Lagostena Bassi che proprio delle battaglie in favore delle donne ha fatto la sua ragione di vita.

“Ringrazio la Commissione Pari opportunità e tutta l’Amministrazione per questa iniziativa – dichiara il Sindaco Sergio GiordaniVuol dire farsi delle domande e riconoscere l’eccellenza di queste donne che hanno fatto qualcosa di significativo per Padova. È importante che le donne siano celebrate in maniera corretta.”

Un progetto – spiega Luciana Sergiacomi, avvocata, presidente della Commissione Pari Opportunità di Padova – che vuole portare a porsi alcune domande: chi è questa donna? Come mai è qui? Deve risvegliare l’attenzione, suscitare curiosità e desiderio di approfondimento. Crediamo che questo possa essere utile per modificare la cultura e sensibilizzare le nuove generazioni. Il problema delle pari opportunità e del rispetto di genere e la lotta contro la violenza, si affrontano in tanti modi e a tutti i livelli. Vogliamo costruire un lessico nuovo punteggiato da eccellenze”.

“Oggi si chiude un percorso iniziato quasi due anni fa – aggiunge Andrea Colasio, Assessore alla Cultura – iniziato con la Commissione Pari Opportunità, ma anche in Commissione Toponomastica dove da moltissimo tempo abbiamo inserito dei profili femminili molto competenti. Si tratta di ripensare toponomastica e memorie di pietra, in un piano di rappresentanze di genere. Cominciare a immaginare che tutte le rotatorie della città abbiano una precisa connotazione identitaria di genere, è un atto simbolico molto importante.  Un progetto che restituisce memoria e storia a molte donne che hanno lasciato tracce significative nella nostra città.”

Altre trenta rotonde prenderanno il nome di scienziate, mediche, giuriste, politiche, artiste, tra cui Elena Cornaro Piscopia, Nilde Iotti, Tina Anselmi, Alda Merini, Fina Buzzacarini Carraresi, Anna Magnani, Rita Levi Montalcini e molte altre.

Presenti anche il procuratore della Repubblica di Padova, Antonino Cappelleri, gli assessori Chiara Gallani, Diego BonavinaFino ad oggi siamo stati abituati a vedere le grandi figure giuridiche all’interno del tribunale, sono infatti diverse le aule dedicate a grandi personalità del passato. Ma portare queste grandi donne all’esterno è sicuramente l’inizio di un nuovo indirizzo”

Sara Busato