venerdì, 29 Marzo 2024
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Samuel Scavazzin confermato segretario generale della Cisl Padova Rovigo

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Al termine di un congresso intenso e vivace aperto ieri e conclusosi oggi alla Fiera di Padova, Samuel Scavazzin è stato riconfermato segretario generale della Cisl Padova Rovigo

 

Di lavoro ce n’è tanto, ma sono fiducioso perché si farà in squadra – ha detto Scavazzin appena avuto l’esito del voto – Voglio innanzitutto ringraziare Stefania Botton e Francesca Pizzo perché senza di loro non avrei fatto nulla di ciò che è stato fatto. Abbiamo parlato di donne e giovani. La Cisl Padova Rovigo è donna. Intendo ora includere più giovani e una delle prima cose che farò sarà creare un dipartimento sulla formazione, per essere più orgogliosi del nostro essere Cisl e per dare maggiore impulso anche alla contrattazione, come emerso anche da numerosi interventi nel corso del dibattito”. Si proposta di Scavazzin, sono state riconfermare nella segreteria anche Francesca Pizzo e Stefania Botton.
I lavori erano ripresi in mattinata con il dibattito animato dai delegati e dai segretari delle diverse categorie. Ha partecipato anche l’assessore allo sviluppo economico della Regione Veneto Roberto Marcato, che ha voluto per prima cosa condividere una considerazione: “Mi sono reso conto, soprattutto nel primo lockdown, che per avere un’interlocuzione forte col governo c’era bisogno di un nuovo modello di dialogo. Le nostre proposte sono state nella stragrande maggioranza accolte e la forza di queste proposte era che venivano dal territorio, condivise con tutto il sistema Veneto. Credo che quel modello possa essere vincente anche per il post pandemia e che non sia concepibile un mondo senza corpi intermedi. La Regione Veneto ha una crescita di Pil tra i più alti d’Italia e vorremmo mantenere questi standard”.

Un saluto è stato portato anche dalla senatrice Roberta Toffanin. “In questo momento storico – ha detto – il confronto è ancora più necessario. Stiamo vivendo una pagina di storia del nostro paese che vede dei cambiamenti radicali proprio per il mondo del lavoro. Da questa pandemia dobbiamo ricavare il meglio di quello che ci ha portato e anche nel mondo del lavoro dobbiamo cogliere le opportunità e farlo tutti insieme. Ma questa svolta non può essere portata avanti se non c’è sostenibilità sociale ed economica”.

Il dibattito è stato concluso dalla segretaria confederale nazionale Daniela Fumarola, che ha messo l’accento sull’esigenza di “una governance partecipata su come devono essere investite le risorse. I dati che ci vengono forniti quotidianamente non ci mettono tranquilli – ha detto Fumarola – Fotografano un pese dove la produzione industriale e il Pil arretrano. Mancano all’appello 150mila posti di lavoro. Il lavoro è in ripresa, ma non è stabile. Lavora solo una donna su 3. Matterella ha detto che per crescere dobbiamo abbattere i divari economici e sociali e noi siamo d’accordo con lui. Le questioni principali che vogliamo affrontare col governo sono la riforma del fisco e della previdenza. Attraverso la concertazione abbiamo ottenuto importanti risultati come il patto sul pubblico impiego, due protocolli per la scuola e quello sulle vaccinazioni nelle aziende, gli accordi sullo smart working, nel pubblico e nel privato. A questo si aggiunge il nostro contributo per gli accordi sulla manovra, come la riforma per gli ammortizzatori sociali e la partita fiscale. Nelle pensioni siamo riusciti a superare quota 103 e abbiamo impostato il tavolo per superare la legge Fornero. Questa manovra è stata redistributiva ed espansiva, anche se i fronti aperti sono ancora molti: l’obbligo vaccinale per tutti, cassa Covid per tutti, un nuovo piano energetico. Tutto questo significa creare un patto sociale. La sfida che abbiamo di fronte è quella di portare lavoro stabile e sicuro, contrattualizzato, che possa includere quelli che ancora non ci sono e che possa permettere a uomini e donne di conciliare vita e lavoro. Non serve prestare il fianco ad elementi divisivi. Ora abbiamo bisogno di una forte coesione sociale».