giovedì, 28 Marzo 2024
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8 marzo, Zaia: “Va chiamata festa del grazie alla donna”

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8 marzo, Zaia: “Va chiamata festa del grazie alla donna. Dall’Ucraina fino al nostro Veneto esempi di strenuo coraggio e di successo”

“Oggi è una giornata della donna tutta particolare: vediamo donne coraggiose piangere ma resistere per i loro bambini e le loro famiglie sotto le bombe in Ucraina, o in fuga attraversando una specie di inferno, con le lacrime agli occhi ma con lo sguardo fiero. Torniamo qui da noi e troviamo donne in prima linea nella lotta alla Pandemia, nelle corsie degli ospedali come nei laboratori di ricerca; donne alla guida di grandi Università venete, donne che si fanno largo a colpi di capacità in ogni settore della vita sociale. Sono tutte queste le donne alle quali va dedicato questo 8 marzo. Senza retorica, con rispetto e ammirazione”.

Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in occasione dell’8 marzo, festa della donna.

“Più che festa della donna – prosegue Zaia – andrebbe chiamata Festa del Grazie alla Donna, perché la società contemporanea deve essere sempre più grata al genere femminile, per ciò che rappresenta nel mondo, nell’impresa, nelle Istituzioni e per quello che ogni donna, anche la più umile che pensa alla famiglia e al lavoro, getta in campo quotidianamente perché le cose vadano meglio, dalla famiglia, alla politica, alla grande impresa, al mondo della cultura”.

“Oggi come in tutti gli altri giorni dell’anno, peraltro – aggiunge Zaia – non può mancare il dolore e il ricordo per tutte le donne che, ancora nel terzo millennio, sono vittime di violenze inaudite, spesso perpetrate in ambito famigliare, e per le molte che hanno perso la vita. Mentre dedichiamo loro una preghiera, dobbiamo impegnarci tutti in una battaglia culturale sempre più incisiva, affiancata a norme severissime per chi si macchia di un reato contro una donna. Se no non avremo diritto di chiamarci società civile”.

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