Anche il consigliere comunale Lamberto Cavallari esprime la sua opinione sulla spinosa questione dell’autodromo di Adria, posto sotto sequestro ormai da metà gennaio e i cui beni sono finiti all’asta nelle scorse settimane.

“Il problema principale è quello di andare ad accertare chi ha un diritto reale sui beni. La confusione di questa vicenda non riguarda di per sé il fallimento della F&M, che forse è la parte più semplice da risolvere, ma chi può rimettere in funzione l’autodromo”. Ci sono effettivamente tanti nomi che ruotano attorno alla struttura dalla sua nascita, avvenuta esattamente vent’anni fa, e accertare tutte le responsabilità sta inevitabilmente allungando i tempi.
“Andare incontro a chi sull’autodromo ha investito”
“Bisogna quindi trovare una soluzione intermedia al più presto se si vuole pensare a una prossima riapertura. Tutte le parti in causa devono sedersi ad un tavolo comune” Il pensiero di Cavallari va soprattutto agli “imprenditori e a tutti quei concittadini che sull’autodromo hanno fatto numerosi investimenti in questi anni, specialmente per quel che riguarda i settori della ristorazione e della ricettività. Bisogna innanzitutto essere chiari con queste persone e poi cercare un modo per andare loro incontro. Per esempio con il sistema bancario si potrebbe iniziare a ragionare sulle moratorie”.
Cosa ne sarà dell’autodromo? Adria dovrà definitivamente dire addio ad uno dei suoi luoghi più amati? Al momento ci sono ancora tante incertezze ma la situazione è costantemente monitorata dall’amministrazione comunale e certamente continuerà ad essere al centro dell’opinione pubblica ancora per diverso tempo.
Chiara Tomao