giovedì, 28 Marzo 2024
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Bassano, denunciati dai Cc 140 rumeni per aver incassato illegalmente il reddito di cittadinanza

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I 140 rumeni denunciati a Bassano e Rosà hanno causato una danno di 460mila euro

I carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Vicenza assieme ai colleghi della compagnia di Bassano al termine di complesse indagini coordinate dalla procura di Vicenza, hanno denunciato o 140 cittadini di nazionalità rumena per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza.

L’indagine, avviata la scorsa estate, trae origine da due fatti accaduti negli uffici postali di Bassano del Grappa e Rosà, ove si erano presentati diversi cittadini rumeni per prelevare la somma mensile del reddito di cittadinanza erogata dall’Inps, esibendo come documenti identificativi la carta di identità rumena e una attribuzione del codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.

I direttori degli uffici postali, insospettiti dalla mancanza di documenti italiani, avevano provveduto ad allertare immediatamente i carabinieri, i quali, una volta intervenuti sul posto, avevano identificato queste persone, allertando successivamente i colleghi dell’Ispettorato del lavoro per avviare le verifiche sulla corretta percezione del reddito di cittadinanza. Le verifiche permettevano di accertare che tutte le persone identificate avevano presentato la domanda per percepire il beneficio indicando, quale residenza, uno stesso civico di Torino. Gli ulteriori accertamenti effettuati dai carabinieri dell’Ispettorato e dai colleghi della compagnia di Bassano permettevano di appurare che tale residenza risultava essere solo un indirizzo virtuale, predisposto dal Comune di Torino per i richiedenti asilo.

Constatato ciò i militari, attraverso l’analisi delle banche dati Inps, ottenevano l’elenco dei cittadini che avevano presentato documenti analoghi inserendo il predetto indirizzo. Gli ulteriori controlli incrociati su banche dati Inps e l’Ispettorato del lavoro consentivano di accertare che tutte le persone, oltre ad avere autocertificato il falso dichiarando una residenza fittizia, non erano mai stati residenti sul territorio nazionale e non avevano mai svolto attività lavorativa in Italia. Anche la documentazione relativa all’Isee presentata dagli indagati, documento essenziale per la quantificazione del reddito di cittadinanza, è risultata falsificata mediante autocertificazione. I 140 cittadini di nazionalità rumena sono stati pertanto denunciati cagionando un danno all’erario di oltre 460.000 euro. Tutte le carte di credito rilasciate per il prelievo mensile del beneficio sono state immediatamente bloccate.