martedì, 19 Marzo 2024
HomePadovanoPadova NordCurtarolo, Cadoneghe e Vigodarzere: parte del progetto Adapt

Curtarolo, Cadoneghe e Vigodarzere: parte del progetto Adapt

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Il progetto Veneto Adapt abbraccia un vasto territorio urbano della regione Curtarolo, Cadoneghe e Vigodarzere: “Casi di studio” del climate change

Curtarolo

Curtarolo e il suo territorio sotto la lente di studi sul clima. Il Comune, infatti, è tra quelle realtà che saranno oggetto di indagine e approfondimento nell’ambito del progetto Veneto Adapt.

La ricerca si propone dii propone di individuare e sperimentare metodi e strumenti operativi per un’Europa più resiliente ai cambiamenti climatici. In questo grande lavoro di studio è stato coinvolto un grande bacino fatto di ambienti e non solo che riguarda una “conurbazione” di circa 3,5 milioni di abitanti formata dai territori della Città metropolitana di Venezia e dei Comuni di Padova, Treviso, Vicenza e poi proprio tre Comuni del padovano, vale a dire Curtarolo, Cadoneghe e Vigodarzere.

Sette le azioni di adattamento climatico individuate. In questi giorni il “metodo Veneto Adapt” e gli strumenti concreti per ottimizzare e rendere più efficace la capacità di risposta dei territori ai fenomeni estremi, sono stati trascritti in linee guida replicabili, che saranno al centro di presentazioni a livello locale nei prossimi mesi.

“Cop26, la conferenza internazionale sul clima ha posto una serie di indicazioni e obiettivi, tanti e ambiziosi. Ma cosa possono fare le città, piccole o grandi, o i piccoli Comuni per affrontare la sfida del climate change? – spiegano gli amministratori comunali -. Sono ancora sotto gli occhi di tutti le immagini di alberi sradicati, di tetti scoperchiati dal vento anche a Curtarolo com’è accaduto l’estate scorsa, bombe d’acqua che allagano intere zone. Le città sono chiamate devono adattarsi per non soccombere di fronte al cambiamento climatico. Dove e come realizzare un parco pubblico diventa allora questione di amministratori pubblici, di comitati di quartiere, ma anche di pianificatori ambientali. L’integrazione tra la città e i suoi spazi verdi rappresenta un punto da cui partire. Il progetto ha messo in evidenza la necessità di ridisegnare le politiche di gestione e pianificazione urbana, abbandonando l’approccio emergenziale, modificando priorità e obiettivi, per fornire una risposta alla crescente richiesta di sicurezza rispetto ai fenomeni climatici”.

Il Progetto Veneto Adapt, prima d tutto, ha sviluppato un metodo operativo per ottimizzare e rendere più efficace la capacità di risposta dei territori ai fenomeni estremi. Un percorso che ha coinvolto il Veneto Orientale e ha visto lavorare in sinergia città e Comuni con il supporto tecnico di Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Università IUAV di Venezia e Sogesca srl e la collaborazione di Arpav Veneto. Grazie al progetto sono stati redatti e approvati 39 nuovi Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC): veri e propri strumenti di programmazione che porteranno i comuni coinvolti anche al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni, come indicati dal Patto dei Sindaci.

(e.r.)