giovedì, 28 Marzo 2024
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Padova, finalmente la nuova Pediatria

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Padova, la nuova Pediatria: cantieri al via a marzo e taglio del nastro entro il 2024

 

Il tempo dei dibattiti è finito. I bambini davvero non possono più aspettare, ma da marzo ogni brusio di fondo sarà azzerato dai movimenti delle gru e dal girare delle betoniere. Evviva, partono i lavori per la nuova pediatria. Il 2 febbraio Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova, ha infatti firmato la delibera di aggiudicazione dell’appalto per la costruzione del tanto atteso (e soprattutto urgente) edificio del Giustinianeo. Dopo il via libera dell’Autorità Anticorruzione al raggruppamento temporaneo di imprese con mandataria la trevigiana Setten Genesio, finalmente si parte: direzione 2024, anno entro il quale è prevista l’ultimazione di un’opera che il presidente della Regione Luca Zaia definisce “Fondamentale per una delle tante eccellenze della sanità padovana e veneta”. Senza più ostacoli ma solo certezze. Un gioiellino all’altezza del valore del servizio sanitario che la pediatria di Padova ha sempre garantito non solamente al territorio ma a tutta Italia, sia dal punto di vista della cura che della ricerca. E una risposta all’altezza dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, con le mamme che potranno avere un letto per stare accanto ai propri figli. La realizzazione dell’opera costerà complessivamente oltre 61 milioni di euro, tutti finanziati dalla Regione del Veneto che, come ha voluto sottolineare Dal Ben, “Fin dall’inizio è stata in prima fila assieme all’Università”. Sarà un edificio di otto piani con 155 posti letto: al piano terra il pronto soccorso e la radiologia, al primo piano le degenze, al secondo la specialista e la neuropsichiatria infantile, al terzo nefrologia con 5 postazioni dialisi e i trapiantati, al quarto le degenze chirurgiche, al quinto le terapie intensive e cardiologia pediatrica, al sesto l’oncoematologia e i trapiantati di midollo, al settimo piano infine le sale operatore. Diciamolo: tutto è più vicino, tutto è più reale. Trascorsi i 30 giorni di tempo per scongiurare eventuali e a quanto pare potenzialmente improbabili ricorsi, il conto alla rovescia dei 900 giorni dalla posa della prima pietra al taglio del nastro potrà davvero partire. (s.s.)