giovedì, 28 Marzo 2024
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Porto Tolle: assegnati i contributi per la ripartenza delle Cavane di Sacca Scardovari

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Cavane di Sacca Scardovari distrutte dal maltempo nel 2019: liquidati i 2milioni per ristorare i 121 pescatori di Porto Tolle

Questa mattina il Ministro Federico D’Incà è tornato a Porto Tolle in occasione della conclusione dell’iter di assegnazione dei contributi per la “ripartenza” delle cavane di Sacca Scardovari danneggiate a seguito degli eventi meteo marini del novembre 2019. Si è svolta presso la sala consiliare una conferenza stampa alla quale erano presenti autorità civili e militari che hanno fatto parte della “filiera” che in questi due anni ha lavorato per giungere all’obiettivo di ristorare i 121 pescatori che hanno perso il frutto di una vita di lavoro in una sola notte, per un importo totale di 2.058.329,16 €.

L’Assessore Tania Bertaggia ha ricordato i difficili momenti verificatisi nel novembre 2019: “Per la nostra comunità è un giorno molto importante perché oggi si chiude un percorso iniziato la notte del 12 novembre 2019, quando un grave evento meteo marino si è abbattuto sul nostro territorio ed in particolare su Sacca Scardovari, portando alla distruzione di numerose cavane, pontili e beni mobili dei pescatori portotollesi. Sono stati anche danneggiati i filari di lavorazione di cozze e ostriche, con la perdita del relativo prodotto in lavorazione. A dicembre dello stesso anno è stato riconosciuto dal Capo Dipartimento della Protezione Civile lo stato di calamità. Oggi ai nostri pescatori viene corrisposto il ristoro tanto atteso, per un totale di 20mila euro ad attività danneggiata, frutto di una stretta collaborazione tra gli enti qui rappresentati. il mio ringraziamento più importante è più sentito va proprio ai pescatori che con il proprio lavoro, con le proprie risorse e con quelle derivanti dalla raccolta per la Sacca, hanno permesso la ricostruzione in tempi rapidi di quanto era stato distrutto. Inoltre ho evidenziato che l’evento calamitosi che ha colpito il nostro territorio è stata anche un opportunità per far conoscere da un lato le potenzialità economiche in particolare della pesca, dall’altro di rappresentare la fragilità nonché la peculiarità di un ecosistema che necessiterebbe di interventi normativi specifici”.

Il Sindaco Roberto Pizzoli ha ringraziato i presenti e i pescatori: “La ripartenza delle cavane della Sacca è il risultato di due azioni fondamentali, ossia quello dei pescatori che, rimboccate immediatamente le maniche, hanno ricostruito quello che avevano realizzato in una vita di lavoro e perso in poche ore; e della sinergia creatasi tra Governo, Regione, Provincia e Comune. Ringrazio per l’impegno profuso il Ministro D’Incà, l’On. Andrea Martella, l’ex Prefetto di Rovigo Maddalena De Luca, il Governatore Luca Zaia e gli Assessori Cristiano Corazzari, Giuseppe Pan e Gianpaolo Bottacin. – ricorda – Nei giorni appena successivi all’evento meteo marino abbiamo aperto un Fondo di Solidarietà per i pescatori, che grazie ai cittadini del territorio del Delta è servito a raccogliere 140mila euro, che poi sono stati assegnati dal Consorzio ai pescatori. Sono stati utilizzati
200mila euro per la raccolta e lo smaltimento dei detriti sull’argine della Sacca ad opera di Ecoambiente, ed è stato riconosciuto un importo di 1milione e 300mila euro per il finanziamento di opere di ripascimento presso le spiagge di Barricata e Boccasette e lavori ai ponti di Boccasette, Santa Giulia, Barricata, Ca’ Venier, Polesine Camerini e quelli della Bonifica, alcuni attualmente in fase di esecuzione, altri in corso di affidamento. AIPO è intervenuta per ripristinare le sommità arginali della Sacca, infine, grazie al finanziamento della Camera di Commercio di VeneziaRovigo, abbiamo potuto implementare la videosorveglianza. Il mio ringraziamento va anche a tutti i dipendenti regionali e comunali perché da parte della direzione regionale, dall’ufficio di ragioneria, dall’ufficio tecnico, dalla polizia locale c’è stato il massimo impegno in questi anni per proseguire in un percorso lungo e complesso”.

Il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese si è detto grato ed orgoglioso per assistere a questo momento: “Il messaggio di questo giorno, alla presenza di Governo e Regione, Prefetto, Questore e forze dell’ordine, è la comunione d’intenti verso questo territorio che è il diamante della nostra provincia e che come tale va sostenuto e valorizzato, sia per il settore primario che per l’attività turistica. Il segnale che danno oggi il Governo e la Regione è per noi importante alla luce delle battaglie che stiamo ancora combattendo per ciò che viene chiesto oggi da chi abita Porto Tolle”.

L’Assessore Corazzari ha sottolineato la necessità di unione tra le varie forze politiche per giungere al termine di percorsi come quello che ha portato al ristoro dei pescatori: “Nonostante le difficoltà, la pandemia che ha rallentato un sistema burocratico già complesso di per sé, abbiamo sempre lavorato in sinergia. Ringrazio la Direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico venatoria e il FEAMP per l’assistenza amministrativa e tecnica. Il Delta del Po dimostra a tutti quanto l’attività dell’uomo, in particolare di agricoltura e pesca, sia fondamentale per la sopravvivenza di un territorio, senza il quale ci sarebbe abbandono, degrado e spopolamento. Si è creata una filiera che ha consentito di far conoscere più a fondo le criticità di questo territorio, che ha bisogno di continua cura e per la cui crisi ambientale necessita i risposte flessibili”.

Il Consigliere Erika Baldin: “Siamo a Porto Tolle per esprimere la nostra soddisfazione per gli interventi effettuati su questo territorio. Ringrazio il ministro D’Incà che fin dall’inizio ha saputo dimostrare la sua vicinanza. In queste ore la mia città, Chioggia, si sta giocando una partita strategica per il futuro di tutta l’area: quella per la Capitale italiana della Cultura 2024. Si tratta di una candidatura che fa perno anche sulla ricchezza rappresentata dal settore della pesca, che ci lega in modo profondo a Porto Tolle perché assieme formiamo il principale distretto ittico non solo d’Italia, ma d’Europa”.

Il Consigliere Laura Cestari ha portato i saluti del Consigliere Simona Bisaglia e ha aggiunto: ”Indipendente dalle casacche che si indossano e nonostante la burocrazia italiana sia sempre complicata da affrontare siamo riusciti in quest’impresa. Ormai non ha più senso di parlare di alto e basso Polesine, siamo un unico territorio unito dal fiume Po. Il pescatore, come diceva Van Gogh, anche di fronte alla tempesta sceglie di uscire in mare, perché si tratta del suo lavoro e della sua passione congenita. Così siamo noi Polesani che senza preoccuparci delle difficoltà lavoriamo braccio a braccio”.

L’onorevole Antonietta Giacometti ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Ho potuto apprezzare di persona quanto lavoro sia necessario per chi svolge l’attività di pesca dei mitili. Ringrazio i pescatori per la tenacia dimostrata anche in quest’occasione”.

Il Presidente del Consorzio Luigino Marchesini si è fatto portavoce dei presidenti delle cooperative, ringraziando i presenti per il supporto dato in questi anni: “Il nostro settore in questi anni ha affrontato diverse problematiche, di carattere meteorologico, ma anche ambientale. Assistiamo a cali di produzione che possono essere arginati solo da interventi costanti”.

Il Ministro D’Incà ha concluso ricordando che il 15 novembre 2019, quando arrivò a Porto Tolle per verificare lo stato in cui versava Sacca Scardovari, “Le lacrime erano già finite. Allora facemmo un patto, che ci ha fatto iniziare un percorso articolato e rallentato dalla pandemia, ma chi ci ha portato ad oggi. Il PNRR servirà per una grande ripartenza del Delta. La risposta della comunità italiana in questi anni difficili c’è stata, ed ha consistito in una dimostrazione di enorme spirito di resilienza comune. Porto Tolle ha dimostrato che è fatto di persone che non si piangono addosso, ma si rimboccano le maniche. Se siamo questo tipo di comunità è perché abbiamo alle spalle una storia difficile, e perché sappiamo guardare al futuro con unità”.