Anche in provincia di Rovigo, la Consulta della Pesca procede con l’attuazione delle linee di contrasto al bracconaggio ittico
La tabella di marcia operativa prevede, innanzitutto, attività di ricognizione sui punti di imbarco/sbarco, individuati dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po. E’ stato stabilito che il tavolo di coordinamento fissi delle linee operative, da trasmettere alle prefetture delle provincie territorialmente interessate dal fenomeno del bracconaggio. Le prefetture attiveranno, a cascata, la rete di segnalazioni e interventi, a seconda delle specificità proprie del territorio, coinvolgendo le forze di polizia provinciali. Al loro fianco, l’attività dei carabinieri forestali risulterà fondamentale nel coordinamento dell’attività investigativa fra le diverse aree, come per la segnalazione delle targhe dei mezzi sospetti.
Il video dell’Autorità Distrettuale sui danni causati dalla pesca illegale
Sul tema del bracconaggio, e del suo contrasto mediate l’azione normativa della Consulta della Pesca, l’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE ha recentemente pubblicato sul proprio portale istituzionale e sul canale YouTube dell’ente, la prima parte di un video informativo, curato dal giornalista Andrea Gavazzoli e dal videomaker Marco Epifani, relativo al fenomeno e al percorso che l’ADBPo sta realizzando anche per sensibilizzare le comunità, rivierasche e non, sui danni causati dalla pesca illegale e sulle possibili soluzioni praticabili.