giovedì, 25 Aprile 2024
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Albignasego: adottata in consiglio la variante 14/1, una variante “green”

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Albignasego, adottata nel Consiglio comunale del 14 aprile la variante “green”, che introduce nuovi standard ambientali in ottica di miglioramento

Albignasego

È stata adottata nel Consiglio comunale del 14 aprile, senza alcun voto contrario e con l’astensione delle minoranze, la variante 14/1 al Piano degli interventi, una variante “green” che introduce dei nuovi standard ambientali che permettono di coniugare la crescita con il miglioramento delle condizioni ambientali e della qualità della vita dei cittadini. Sostenibilità e verde diventano due obiettivi chiave della Variante n.14: gli obiettivi di Piano interpretano il legame tra sviluppo urbano e ambiente non solo attraverso strategie volte alla conservazione, alla tutela e alla cura delle fragilità dei propri assetti eco-sistemici, ma anche attraverso un approccio resiliente di prevenzione, mitigazione e adattamento ai cambiamenti, in primo luogo quelli climatici.

“Questa variante” illustra l‘assessore Valentina Luise “introduce nuovi standard ambientali per gli interventi di trasformazione del territorio, che incoraggiano il ricorso a sistemi tecnologici e scelte progettuali avanzate, con soluzioni che dovranno agire in termini di riduzione e minimizzazione delle emissioni di carbonio, di miglioramento del drenaggio e microclima urbano, realizzazione di infrastrutture verdi con l’obiettivo di mitigare le isole di calore e di innalzare gli standard abitativi grazie all’aumento della presenza di verde urbano”.

Tanti i temi trattati nella variante, ma quattro sono i punti focali volti alla tutela ambientale e a mitigare l’impatto delle attività umane sull’ecosistema: il recupero del consumo del suolo delle aree produttive, la realizzazione di nuove aree verdi, il calcolo dell’anidride carbonica, il monitoraggio ambientale.

Viene stralciata una superficie complessiva di oltre 500.000 mq di area con destinazione produttiva: una scelta nata a seguito di richieste dei privati che, incrociate con la politica di riduzione del consumo di suolo che ha intrapreso questa Amministrazione in questi anni, hanno portato a decidere di restituire la destinazione agricola all’intera area introducendo anche una fascia boscata, che dividerà l’esistente area produttiva dall’area agricola. Un elemento che nel tempo si andrà a regolamentare con interventi pubblici e/o privati per creare un nuovo elemento della rete ecologica comunale.

Altra novità del piano è l’introduzione in forma sperimentale di un modello di calcolo finalizzato alla minimizzazione delle emissioni di Anidride carbonica (CO2) da compensare mediante l’applicazione di tecniche edilizie sostenibili (come già previsto nel regolamento edilizio) o la piantumazione di un adeguato numero di alberi capaci di assorbire tale CO2.

“È stato fatto un primo passo importante con l’obiettivo di azzerare l’anidride carbonica prodotta dagli interventi edilizi” prosegue l’assessore Luise. “Introduciamo una proposta sperimentale e innovativa in Veneto, che nasce dall’esempio di altre regioni che nei piani di governo del territorio delle grandi città come Milano e Reggio Emilia, guidati anche da una normativa regionale in tema energetico molto più avanzata e prescrittiva, hanno già introdotto tale metodo di azzeramento della CO2”.

Altro pilastro importante del piano è l’integrazione del monitoraggio, che verifica l’evoluzione del contesto ambientale in funzione dell’attuazione del piano e che ne darà riscontro mediante una relazione annuale che sarà presentata in concomitanza con il bilancio di previsione.

Il piano introduce infine un nuovo parco nel quartiere di Lion, recuperando l’ex campo da calcio, nel quale sarà realizzata un’area boscata: un inizio della futura pianificazione del patrimonio arboreo, che vedrà attuazione mediante il piano del verde e della forestazione.