venerdì, 29 Marzo 2024
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Caro bollette: a rischio anche i Comuni del Camposampierese

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Caro bollette nel Camposampierese, il presidente della Federazione delle dieci municipalità Giacomazzi chiede più sostegni

     “Se le bollette riguardanti il 2021 hanno registrato rialzi contenuti, non altrettanto potrebbe accadere per l‘anno in corso” spiega il presidente della Federazione, Moreno Giacomazzi. I rincari, derivati anche dalla guerra in atto tra Russa e Ucraina, stanno interessando famiglie e imprese e non risparmiano nemmeno gli enti locali. Nei prossimi giorni il tema sarà all’ordine del giorno di un’attenta valutazione da parte deiprimi cittadini del territorio anche alla luce dei bilanci e delleprevisioni di ciascuna municipalità in merito a quella che viene definita una vera e propria “stangata”.

“Siamo preoccupati per quanto sta accadendo – spiega il presidente Giacomazzi –. L’aumento dei costi della luce e del gas è un problema che riguarda, prima di tutto, le nostre famiglie e le tante attività del nostro territorio. Diventa più che mai necessario confrontarci insieme in merito a questa nuova emergenza. Per tale motivo, nei prossimi giorni, ci ritroveremo per valutare effetti, ricadute e possibili vie d’uscita anche nella nostra area. Discuteremo, ad esempio, di come fare ancora più rete tra municipalità per affrontare i tanti aumenti, a cominciare da quello del gas anche se non è il solo, che potrebbero costringere a modifiche significative degli stessi documenti di programmazione. Gli effetti del caro bollette anche nei nostri piccoli Comuni sono destinati a tradursi in centinaia di migliaia di euro in più da sborsare rispetto a quanto ogni amministrazione aveva preventivato e approvato in bilancio”.

“In queste settimane il governo sta trattando la questione – conclude Giacomazzi –: l’ipotesi è quella di prevedere un ristoro per i Comuni pari a circa il 70 per cento della maggiorazione. L’auspicio finale è quello di una revisione efficace del Pnrr alla luce del mutato contesto geopolitico e socioeconomico. Il Camposampierese vuol far sentire la propria voce su ciò che davvero serve per rispondere alla situazione di crisi che ha colpito le nostre comunità”.

“La possibilità non remota è quella di indire degli Stati generali dell’energia anche per il territorio di competenza dei dieci Comuni all’interno dei quali operano molte aziende, soprattutto medio-piccole, che rischiano di chiudere. Anche se nulla, per il momento, è stato deciso, non escludo che si possa mettere in cantiere un tavolo allargato attorno al quale riunire amministrazioni comunali, associazioni di categoria, sindacati ma anche rappresentanti delle associazioni che si occupano di politiche sociali. Lo scenario economico che si va profilando rischia di cambiare rapidamente creando problemi occupazionali e sociali anche nel nostro territorio in un contesto di grande difficoltà”.

(e.r.)