venerdì, 29 Marzo 2024
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Confartigianato chiede di spostare la fatturazione elettronica ai forfettari dal 2023

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Confartigianato protesta: sulla fatturazione troppa burocrazia cade ancora sulle imprese

Come Confartigianato a Vicenza abbiamo creduto da subito che la digitalizzazione dei processi fosse, anche per i soggetti non obbligati, la strada giusta  – commenta Cristian Veller, delegato ai servizi associativi -. Per questo, sin dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica, è stata creata una piattaforma utilizzata oggi dal 75% delle imprese in regime forfettario che hanno deciso di affidare alla nostra organizzazione la loro gestione fiscale. Aziende, ricordo, che hanno aderito alla piattaforma digitale in maniera del tutto volontaria e facoltativa non essendo obbligate per legge. Certo, questo è avvenuto dopo un primo momento di reticenza dovuto in particolar modo dal perdurare del peso burocratico che continua a incidere in modo significativo”.
Quanto alle tempistiche dell’applicazione dell’obbligo di fatturazione elettronica
anche ai soggetti di più ridotte dimensioni – appunto quelli in regime forfettario-,
Veller aggiunge: “Piuttosto che farlo partire dal 1° luglio 2022 sarebbe stato il caso di
applicarlo dal 1° gennaio 2023 per evitare una mescolanza di sistemi, e quindi nuova
confusione, nell’anno in corso. Corretta invece, a nostro avviso, l’esclusione sino al
2024 per le imprese fino a 25.000 euro di ricavi”.
Di fronte a numeri crescenti di aziende che aderiscono alla fatturazione elettronica è poi auspicabile che lo Stato faccia reali scelte di semplificazione. Ad oggi non è permesso che cada sull’impresa l’incombenza di continuare a fornire i dati quando l’Agenzia delle Entrate ne è già in possesso ma non riesce ad elaborarli perché i diversi sistemi non si ‘parlano’ tra loro. Basterebbe questo passaggio per avere una semplificazione concreta”.