giovedì, 28 Marzo 2024
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Emergenza ucraina, la grande generosità dei cavarzerani

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La Protezione civile di Cavarzere in prima linea anche questa volta: coordinati dall’assessore Grandi hanno messo immediatamente in moto la macchina organizzativa per portare il loro aiuto

“I cavarzerani hanno un grande cuore. Grazie veramente a tutti” sono queste le parole del coordinatore della Protezione Civile Lino Tordin in merito agli aiuti che i cittadini di Cavarzere hanno donato alla popolazione ucraina.

Cibo in scatola, medicinali, medicali, vestiti e cibo per animali sono stati smistati e inviati a Chioggia dove, ad aspettarli, c’era il camion che li ha trasportati in Ucraina. Fino ad oggi sono stati inviati 325 scatoloni per un ammontare di 40 quintali di materiale.

Il gruppo della Protezione Civile di Cavarzere è formato da circa 20 volontari, reperibili giorno e notte, che in caso di necessità sono i primi a mettersi a disposizione per il bene del paese.

“Nel 2020 siamo scesi in campo per aiutare chiunque ne avesse bisogno durante la pandemia; ci siamo occupati delle spese a domicilio e inizialmente abbiamo consegnato le mascherine fornite dalla Regione casa per casa. Successivamente ci siamo dedicati all’organizzazione dei tamponi e infine dei vaccini – racconta – Sono stati mesi impegnativi ma noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo sempre per chi ha bisogno”.

Anche questa volta, infatti, la Protezione Civile di Cavarzere ha dimostrato di avere a cuore il benessere delle altre persone: coordinata dall’assessore Marco Grandi, ha subito messo in moto la “macchina” organizzativa per dare un aiuto agli ucraini durante la situazione di emergenza nella quale si trovano.

“I giorni destinati alla raccolta sono il mercoledì e il sabato – racconta il volontario Giampaolo Armarolli –  e continuerà fino a quando sarà necessario. Le signore Adelina, Vilma, Elisa, Daniela e Raffaella organizzano meticolosamente tutto ciò che arriva – continua- In ogni scatolone c’è la scritta sia in italiano sia in ucraino di ciò che si trova all’interno. Il vestiario dei bambini è stato addirittura diviso per mesi ed età. Vogliamo ringraziare l’associazione Lagunari di Cavarzere e il responsabile dell’Unitalsi Renzo Loghin che ci hanno dato una grande mano nella gestione di tutto”.

Uomini, donne, giovani, anziani si sono recati in sede con vari beni di prima necessità e non sono mancati i bambini che, accompagnati dalle loro mamme, hanno voluto donare un giocattolino ai bambini meno fortunati di loro.

“Diventare volontario della Protezione Civile è facile: fai il corso base e lo diventi. Un altro discorso è essere volontario. Te lo devi sentire dentro. Non è una passeggiata o una cosa che fai quando hai del tempo libero – spiega il coordinatore Tordin – Quando c’è bisogno si corre. Non importa se è giorno, notte, freddo o caldo, bisogna esserci sempre.

Soprattutto in questi due anni, abbiamo trascurato le nostre famiglie e le nostre mogli. Ringraziamo in particolar modo loro per la pazienza”.

Sono stati raccolti beni anche dal Comitato di Rottanova, dal partito del Pd e dall’Associazione Divertilandia. Il Comitato di Grignella, invece, ha organizzato una raccolta di denaro con la quale ha poi fatto una grande spesa di generi alimentari.

“I volontari sono pochi, in un territorio vasto come Cavarzere ne servirebbero minimo il doppio quindi, per chi volesse entrare a far parte della grande famiglia della Protezione civile, le porte sono sempre aperte.

Il sorriso di un bambino, una pacca su una spalla e un grazie sincero sono i più bei premi ai quali possiamo aspirare – conclude Tordin – e siamo immensamente grati ogni giorno per quello che le persone ci trasmettono”.

Per qualsiasi informazione: Tordin 3407325538 e Sattin 3394185243.

Benedetta Cesaro