venerdì, 29 Marzo 2024
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Mira: dopo decenni di attesa al via il percorso che porterà ai cantieri

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Distretto sanitario diventa realtà grazie ai fondi Pnrr: per la struttura di Mira previsti 2,6 milioni di euro, 300 mila euro in più rispetto a quelli preventivati

Mira

Arriva una buona notizia per la sanità territoriale mirese: grazie ai fondi del Pnrr il nuovo distretto sanitario che è atteso da decenni dai residenti della cittadina rivierasca si farò . Ad annunciarlo è stato direttamente il Comune di Mira nelle scorse settimane. Il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) porterà a Mira la nuova struttura del “Distretto sanitario-Casa della Comunità” che verrà realizzata nell’ex campo da rugby in centro città.

Per la struttura di Mira sono stati previsti 2,6 milioni di euro, 300 mila euro in più rispetto a quelli previsti con il preliminare d’intesa per assicurare maggiori servizi alla cittadinanza. A illustrare ciò che succederà nel dettaglio è l’assessore alle politiche sanitarie, il dottor Francesco Sacco. “E’ un obiettivo ricercato da anni che diventerà realtà adesso grazie alla tenacia di questa amministrazione e del sindaco – spiega l’assessore Sacco. – Importante sarà soprattutto il contenuto, servizi che verranno erogati alla città di Mira e a tutta la Riviera del Brenta in una integrazione tra servizi ospedalieri, territoriali e sociali”.

“In tale ottica, infatti, c’è l’intenzione di potenziare i servizi assistenziali territoriali per consentire l’effettiva garanzia dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) in un modello di erogazione dei servizi su tutto il territorio senza bisogno di ricorrere ulteriormente agli ospedali, riservati per gli acuti”. Il Distretto costituisce il luogo privilegiato di gestione, coordinamento e programmazione dei servizi da erogare all’utenza, in base ai bisogni.

L’iter e i tempi previsti a questo punto sono precisi. “Entro maggio di quest’anno – sottolinea Sacco – il ministro e i presidenti di Regione firmeranno il contratto istituzionale di sviluppo con l’impegno a costruire queste case di comunità entro giugno 2026. A Mira è in corso la valutazione archeologica dell’area nell’ex campo da rugby da parte dei tecnici dell’Ulss e i lavori potranno iniziare anche dopo l’estate, con l’obiettivo di consegna entro aprile 2026. Un ringraziamento va alla Regione e all’Ulss 3 Serenissima per la proficua collaborazione, con l’obbiettivo di realizzare una struttura nuova e assolutamente funzionale”.

Il servizio che sarà offerto sarà multidisciplinare. “La Casa della Comunità – prosegue Sacco – viene chiamata così perchè prende in carico la comunità stessa e potrà contare su un team multidisciplinare composto da medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali, medici specialisti ambulatoriali, psicologo e specialisti della salute mentale, consultorio familiare, ostetrica, cure palliative, assistenti sociali dipendenti funzionari, il centro unico di prenotazione, il punto prelievi, l’assistenza domiciliare integrata e altri servizi di diagnostica di primo livello e tecnologie innovative”.

Alessandro Abbadir