martedì, 23 Aprile 2024
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Padova. L’influencer Sara Piccione scende in campo al fianco del candidato sindaco Salim El Maoued

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“Sarò la voce dei ragazzi e delle donne” Sara Piccione, è nota per aver preso parte alla trasmissione il Collegio 4 su Rai 2.

Si candida a sindaco di Padova anche il medico di base dell’Arcella, Salim El Maued che motiva la sua candidatura spiegando “le sofferenze delle persone povere tornino al centro dell’agenda politica di una città che deve fondarsi su principi di solidarietà”. Il nome della lista che lo vede candidato, “Padova di tutti”, ha già presentato i primi candidati: Alessandro Dianin e Sara Piccione, influencer conosciuta grazie al reality Il Collegio.

I candidati 

Sara non si è candidata per rappresentare una mitologica minoranza – spiega Alessandro Dianin  ma perché lei in quanto giovane donna, studentessa e lavoratrice ha sperimentato la stupidità e la cecità della politica, nazionale e locale. Come molte ragazze della sua età ha vissuto sulla sua pelle il malessere psicologico del lockdown, la perdita dei contatti sociali, l’impossibilità di fare sport, la difficoltà della didattica a distanza, l’assenza di lavoro a causa delle chiusure. Paradossalmente lei, come i poveri, i disabili, i negozianti è stata un’esclusa e una silenziata dalla politica durante la pandemia. E’ proprio per denunciare questo silenzio forzato, per riprendersi il diritto alla parola che i politici le hanno tolto, che ha deciso di candidarsi con “Padova di Tutti”: ha visto in noi non una forza civica che parla dei “giovani”, ma una forza che fa parlare i giovani e gli dà la libertà di progettare e realizzare il futuro che vogliono, e non il futuro che politici ormai logori gli impongono di volere. Vogliamo una città dove i giovani siano protagonisti, una città che coniughi il trasporto gratuito con l’attenzione all’ambiente, una città dove l’aggregazione sostituisca la folla di persone isolate che fanno acquisti e poi scompaiono nelle loro case.”

Io e Ale crediamo che lo sport crei legami – aggiunge Sara Piccione –  amicizie, la possibilità per i giovani di impegnarsi in un’attività capace di costruirgli un futuro: per questo vogliamo uno sport realmente aperto a tutti, vogliamo che i giovani di ogni condizione abbiano accesso gratuito agli impianti comunali, vogliamo che dopo aver fatto danza, nuoto, calcio possano prendere il tram gratis per andare in centro con gli amici, passare la sera nei locali e sapere che possono tornare a casa con i mezzi pubblici. Vogliamo una Padova dove le ragazze come me possano camminare tranquille per le strade fino a mezzanotte, perché circondate da coetanei, e non dal deserto di un centro vuoto di negozi e locali, in cui in ogni vicolo trovi una spacciatore, ed i mezzi pubblici stanno a zero. Perché non solo il centro è stato svuotato di vita, ma le periferie sono ridotte a dormitori: i locali non ci sono o chiudono, mancano i centri di aggregazione, e i ragazzi hanno come uniche scelte per la sera rimanere a casa a non far nulla o andare al bar sperando la serata passi presto. Ho trovato in Ale un ragazzo con le mie stesse idee e bisogni, e in Padova di Tutti la lista con la volontà per rendere finalmente Padova la città a misura di donna che desidero.”

Le donne sono il cuore pulsante della nostra società – conclude Lubna Laghe –  il centro del nostro corpo sociale. Per questo devono essere istituiti maggiori spazi di ascolto gestiti professionisti. Servono progetti di sensibilizzazione sul tema della violenza: fisica, verbale, economica. Quando si parla delle donne, non esiste una violenza meno grave di un’altra.. Vogliamo una Padova di tutti e tutte.