Mobilità lenta e sostenibile: Legnaro e Brugine puntano a ottenere un contributo di 5 milioni di euro (il massimo previsto) da dividere equamente per portare a termine l’opera

Una pista ciclopedonale lunga cinque chilometri su via Ardoneghe, per collegare via 2 Giugno a Legnaro alla zona industriale di Brugine. È il progetto alla base della convenzione studiata ad hoc e approvata il 3 marzo scorso dai due consigli comunali cittadini. Un passaggio indispensabile per superare così la soglia dei 15 mila abitanti, indicatore minimo per poter accedere ai finanziamenti previsti dal Piano nazionale ripresa e resilienza.
I due Comuni puntano a ottenere un contributo di 5 milioni di euro (il massimo previsto) da dividere equamente per portare a termine un’opera pubblica che permetterà di raggiungere a piedi o in bici, attraverso le piste ciclopedonali esistenti, il polo universitario di Agropolis, la Strada statale, la Corte Benedettina di Legnaro (ente capofila) e, in senso opposto, Villa Roberti a Brugine e la sua zona artigianale.
“Si tratta di un’opera importante che collegherà Legnaro e Brugine arrivando fino a Piove di Sacco. L’occasione per mettere in sicurezza tutta la via e soprattutto dare la possibilità ai cittadini di usufruire di una pista ciclabile che consentirà di muoversi in completa sintonia con l’ambiente” ha dichiarato il sindaco di Legnaro, Vincenzo Danieletto.
“Con il sindaco Giraldo – ha aggiunto – c’è stata sin da subito intesa e la volontà di unirci per questa importante operazione. I cittadini stavano aspettando la realizzazione di questa pista ciclabile e siamo sicuri che ne saranno entusiasti”.
“Si tratta di un’opera di importanza strategica – ha dichiarato il sindaco di Brugine, Michele Giraldo – perché permetterà di investire sulla mobilità lenta e sostenibile, assicurando a pedoni e ciclisti gli spostamenti in completa di sicurezza”.
Il primo cittadino si è detto consapevole che questo intervento non era previsto nel programma elettorale del suo esecutivo ma ha anche assicurato che il progetto per la pista ciclabile lungo via Palù superiore – particolarmente attesa a Brugine – è tra le priorità della sua amministrazione.
“Purtroppo – ha detto – le regole di questo bando non ci hanno permesso di presentare il progetto per l’accesso ai contributi (Brugine con un’eventuale convenzione con Polverara, infatti, supera di poco i 10 mila abitanti) ma lavoreremo in prospettiva per accedere a finanziamenti pubblici anche nei prossimi anni”.
Voto favorevole e unanime delle opposizioni consiliari. Cristina Carraro (Amiamo Brugine e Campagnola) si è detta “Favorevole alle forme associative tra Comuni. La progettazione non vada a discapito della pista su via Palù”. Giuliano Carraro (Per Legnaro) ha parlato di un progetto “Condiviso è sostenuto perché va nella direzione di una mobilità sostenibile”. Stefano Di Lallo (Lega) esprime soddisfazione per il voto unanime: “Ora è necessario rispettare i termini e le modalità di esecuzione previste dalla legge di bilancio 2021 per riuscire a ottenere i contributi e realizzare in tempo l’opera”. Il bando scade il 31 marzo.
Martina Maniero