venerdì, 29 Marzo 2024
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Casa di riposo di Dolo, “Stop alla precarizzazione”

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Dolo, casa di riposo: “Stop alla precarizzazione”. Dopo la pubblicazione di un bando si assunzione intervengono i sindacati

Residenza Riviera del Brenta

Nelle scorse settimane la direzione della Residenza Riviera del Brenta ha pubblicato il bando di selezione pubblica, tramite colloquio, per l’assunzione a tempo determinato di personale della qualifica di “operatore socio sanitario” a tempo pieno o parziale per le due sedi dell’ente, quella principale in via Garibaldi e quella secondaria che si trova all’interno dell’ospedale. La domanda doveva pervenire all’Ipab, da parte chi fosse interessato all’incarico, entro il 28 aprile. Come precisato nel bando la relativa graduatoria che sarà stilata successivamente alla valutazione dei richiedenti, sarà valida esclusivamente per l’assunzione di persone a tempo determinato.

Una condizione che non è stata molto gradita dalle organizzazioni sindacali che vedono sminuito l’interesse per incarichi già di per sè poco appetiti e che temono non possano dar modo si dia continuità ad incarichi delicati. Ciò ha suscitato il malcontento, in particolare, del segretario provinciale della Cisl fp Paolo Lubiato che ha dichiarato. “In considerazione dell’importanza che le Ipab hanno nel territorio Veneto – ha detto – e visto il più che egregio comportamento che la struttura di Dolo ha avuto in fase pandemica, non si comprende il perché di un altro bando di o.s.s. per tempi determinati, vista l’esistenza di due graduatorie, una per “deprecarizzare” e l’altra per assumere in collaborazione con la struttura di Mirano”.

“Visto l’ormai imminente concorso che farà l’Ulss Serenissima – ha aggiunto Lubiato – soprattutto per le figure di O.s.s., questa scelta corre il rischio di desertificazione di questa fondamentale figura professionale perché gli operatori vengono attratti non solo da migliori condizioni economiche ma, ovviamente, anche da una stabilizzazione lavorativa che nella residenza Riviera del Brenta inizia ad essere un miraggio. A meno che l obiettivo non sia quello di affidare alle futura nascita del consorzio (collaborazione tra le ipab di Chioggia, Mirano, Conselve e appunto Dolo) il compito di reclutare personale che contratti del socio sanitario assistenziale peggiorati e precari, non certo come quello attualmente in essere a Dolo”.

“Come Cisl fp di Venezia – ha concluso Lubiato – stiamo chiedendo che vengano inquadrati in ruolo subito, a tempo indeterminato, i colleghi che sono stati assunti in maniera precaria durante in covid, anche perché essi non possono passare da “eroi” di un tempo a “costo” attuale. Come Cisl fp chiediamo che il personale delle Ipab entri nel sistema sanitario regionale e che si attivi al più presto il fondo per la non autosufficienza allo scopo di calmierare le rette ormai irraggiungibili per le famiglie”.

Lino Perini