venerdì, 29 Marzo 2024
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Sicurezza, a Monselice incontro con il questore di Padova

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A Monselice, presso Palazzo Tortorini, si parla di sicurezza con il questore di Padova in vista dell’estate e della ripresa della movida.

Più controlli ai piedi della Rocca: questa la sintesi dell’incontro tra il sindaco Bedin e il questore di Padova, Antonio Sbordone. Un ritorno da protagonista per il tema della sicurezza che negli ultimi mesi è stato a più riprese al centro sia dell’attività dell’amministrazione sia del dibattito con opposizioni e cittadini. Dopo il progetto della videosorveglianza, messo a punto per migliorare e garantire un controllo capillare delle vie principali del centro storico e delle frazioni, da Palazzo Tortorini sono state annunciate nuove iniziative.

Incontro sulla sicurezza a Monselice. Il sindaco Bedin: “ogni cittadino deve sentirsi al sicuro nella propria città”

Sulla scorta del recente confronto con il questore e la dirigente della Polizia amministrativa e sicurezza, Sabrina Stefani, infatti, la Giunta Bedin ha aggiunto un ulteriore tassello al piano sicurezza. “Con l’arrivo dell’estate aumenta la movida ed è fondamentale effettuare maggiori verifiche e incrementare il presidio del territorio, affinché ogni cittadino possa sentirsi al sicuro in città” ha precisato il primo cittadino Bedin “Purtroppo anche nel nostro comune, come un po’ dappertutto, ci sono stati e continuano ad esserci fenomeni di spaccio”.

Sotto la lente di ingrandimento i comportamenti scorretti dei minori sotto effetto di alcool.

A questi episodi si aggiungono, inoltre, comportamenti scorretti di minorenni sotto l’effetto di alcool. “Il Questore si è detto disponibile a dare il proprio sostegno per migliorare la situazione dove necessario, in collaborazione con Polizia locale e Carabinieri” ha voluto ribadire Bedin “La sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”. Discorso a parte, invece, per gli 8 minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, e ospitati nell’hub di accoglienza all’ex ospedale di Monselice, che verranno accolti da una comunità che potrà prendersi cura di loro.

Martina Toso