sabato, 20 Aprile 2024
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Totosindaco a Vicenza, il borsino dei candidati: da Rucco a Possamai, tutti giocano sottotraccia

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Il sindaco di Vicenza non ha ancora ufficializzato la candidatura, certa però al 90%

Il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. Non ha ancora annunciato la candidatura per il 2023

A un anno dalle amministrative, a Vicenza si gioca ancora sottotraccia sul fronte delle candidature a sindaco. A centrodestra il sindaco non ha ancora ufficializzato la ricandidatura, forse preoccupato di non lanciare una volata lunga o intenzionato a capire bene chi sarà il suo avversario. A parte la cura dimagrante della sua lista di “Idea Vicenza” rispetto a quattro anni fa, Rucco non ha contendenti interni che possano seriamente pensare di contrapporsi: Silvio Giovine e Matteo Celebron potrebbero entrare in gioco solo nell’ipotesi (del tutto scolastica) di una sua rinuncia.

A voler dare un dato, come i bookmakers, si può concludere che Rucco è il candidato del suo fronte al 90%. Su quel fronte è da sottolineare la sempre maggiore vicinanza di Gigi D’Agrò, blasonato democristiano di lungo corso, all’amministrazione: porta a Vicenza due volte in pochi mesi, auspice Arrigo Abalti, l’amico Marco Follini e gli è affidata anche la commemorazione del 25 aprile. Se è vero, come è vero, che la Dc sta rinascendo in città con un suo movimento, chissà che non nasca una lista filo democristiana in appoggio a Rucco. Non ci sarebbe da meravigliarsi visto che proprio Abalti lo definisce nei suoi commenti su Tviweb “il campione del centro”, con una certa ragione.

A centrosinistra il panorama è assai più complicato: lo schieramento è diviso

Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giacomo Possamai: per lui un futuro a Vicenza o a Roma?

Ben più variegato – e naturalmente complicato – è il panorama a centrosinistra. L’unico candidato che il centrodestra teme davvero, in virtù dello straordinario risultato alle regionali del 2020, è Giacomo Possamai. Al quale piace ancora moltissimo l’idea di diventare il sindaco della sua città, dopo la sfortunata avventura di cinque anni fa, sostenuto com’è da un folto gruppo di fedelissimi votati alla sua causa con energia e dedizione. La sua candidatura è vista bene anche da due autorevoli esponenti del Pd, come Achille Variati e il segretario cittadino Federico Formisano. Un’intervista di Giovanni Diamanti al “Giornale di Vicenza” è stata addirittura interpretata come il “via libera” all’incoronazione senza neanche passare per le primarie.

E allora, chi frena sull’operazione? Le sirene. Prima delle amministrative ci sono anche le politiche. E le sirene fanno sentire il loro canto. Del resto, il centrosinistra ha bisogno di rinnovare la rappresentanza alle Camere visto che, tra mancate elezioni e abbandoni (Sbrollini per Italia Viva) Vicenza non ha più nessuno a Roma quando nel 2013 aveva sette esponenti alle Camere.

Isabella Sala, capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Vicenza. Il suo nome circola come possibile candidato sindaco

Se le probabilità di candidatura di Possamai non vanno oltre il 60%, sul fronte del centrosinistra c’è molto movimento. Ha poche chances Cristina Guarda, consigliera regionale dei Verdi, lanciata come ipotesi di lavoro. È difficile che il Pd lasci a qualcun altro le redini del gioco. Tant’è che c’è chi sogna un ritorno di Achille Variati, sindaco per la quarta volta. Ma tempo un anno e Variati potrebbe essere europarlamentare al posto di Calenda, se l’ex ministro andrà a Montecitorio.

Tra i nomi che circolano c’è, da tempo, quello di Isabella Sala, ma qualcuno ipotizza anche Francesca Lazzari, già due volte assessore di peso. Appare invece assai improbabile che il nuovo gruppo battezzato “Grande Vicenza” (De Bortoli, Dalla Rosa, Spiller, Colombara) possa entrare nel gioco del centrosinistra a trazione Pd. L’impressione è che vogliano smarcarsi e creare una lista civica a coprire il presunto centro. Il che, più che avvantaggiare lo schieramento, gli crea nuovi problemi. Di sicuro non appoggiano una candidatura Possamai.

Il nome di Ancetti circola nel centrosinistra ma finora nessuno lo ha interpellato

Luca Ancetti, direttore de Il Giornale di Vicenza, è un nome che circola nel centrosinistra: ma senza fondamento

Invece c’è un altro nome che circola parecchio nel centrosinistra: quello del direttore del Giornale di Vicenza, Luca Ancetti. Al di là del fatto che non risulta che qualcuno gli abbia parlato, va detto che l’ipotesi è fantasiosa. Ad Ancetti quattro anni fa era stata chiesta disponibilità per palazzo Trissino da parte del centrodestra e lui aveva ringraziato e rifiutato. Appare del tutto improbabile che possa accettare oggi, non fosse altro perché gli è stato appena rinnovato dall’Athesis il contratto, con la qualifica di condirettore, e l’incarico di gestire gli eventi speciali dell’editore a Vicenza, Verona e Brescia.