Venezia, firmato oggi protocollo di intesa per garantire trasparenza e correttezza nell’uso dei fondi Pnrr
E’ stato firmato oggi un protocollo di intesa tra la Città Metropolitana di Venezia, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e il Comune di Venezia, con l’obiettivo di garantire trasparenza e correttezza nell’utilizzo dei fondi legati al Pnrr.
Secondo l’intesa gli enti dovrebbero comunicare al Comando Provinciale informazioni e notizie circostanziate, ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria di cui siano venuti a conoscenza quali soggetti destinatari dei progetti ammessi ai finanziamenti del Pnrr e di segnalare situazioni di rischio potenziale.
“La trasparenza è un dovere e documenti come quello sottoscritto oggi ci inorgogliscono – ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro –. La collaborazione con la Guardia di Finanza è sempre stata massima e questo protocollo dà seguito ad un modus operandi collaudato e che è già stato sperimentato in altre procedure di verifica come quelle relative alle destinazioni dei fondi per i risarcimenti dell’acqua grande del Novembre del 2019. È un lavoro che viene svolto a beneficio e tutela dei cittadini che hanno diritto di sapere che esiste chi verifica il corretto utilizzo dei finanziamenti del Pnrr. Ringrazio gli uomini e le donne della Guardia di Finanza per il supporto che ci danno per difendere quelle regole che abbiamo sempre tutti invocato, quelle della competizione, della sfida e della gara e soprattutto della trasparenza”.
Per il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, Giovanni Salerno “il Protocollo d’intesa firmato oggi costituisce un esempio tangibile di sinergia tra Amministrazioni nell’ambito di un piano, il PNRR, di notevole impatto e testimonia il ruolo attivo e propositivo degli enti non solo nella fase di attuazione dei progetti ma anche negli aspetti di monitoraggio delle situazioni a “rischio”. Il Corpo valorizzerà le situazioni meritevoli di interesse, suscettibili degli ulteriori controlli di pertinenza, rafforzando l’azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari connessi alla gestione di tali risorse”.
La durata del protocollo è prevista fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2026.